Paolo Calissano: il fratello Roberto rivela la causa del decesso dell’attore: “non è morto per droga”
A un anno di distanza dalla morte emergono dei retroscena sulla morte di Paolo Calissano.
Il 29 dicembre 2021, presso la sua casa a Roma, nel quartiere della Balduina, si spense Paolo Calissano. Ora, dopo un anno dal tragico evento, spuntano dei retroscena sulle cause che lo avrebbero condotto alla morte. Intervistato dal Corriere della Sera, il fratello Roberto, imprenditore, ha dato una versione dei fatti distante dalla tesi fin qui prevalentemente accettata.
Paolo Calissano: secondo il fratello non sarebbe morto per droga
Secondo il fratello di Paolo Calissano l’attore non sarebbe deceduto a causa della droga, bensì avrebbe deciso di togliersi la vita di sua spontanea volontà, ingerendo una quantità di antidepressivi ben superiore alla media.
Il cinquantaquattrenne si sarebbe suicidato poiché non riusciva a chiudere i conti col passato, in particolare con una traumatica esperienza, che ne ha macchiato in maniera indelebile la reputazione. Nonostante avesse tentato di voltare pagina, il protagonista di tante fiction televisive si sarebbe visto sbattere di continuo delle porte in faccia.
In apertura degli anni Duemila un’amica di Paolo Calissano finì vittima dell’abuso di stupefacenti presso l’abitazione dell’artista. Che, da quel momento in poi, non ha più avuto occasione di risollevarsi, riscattando la propria immagine. Andato in clinica per disintossicarsi, una volta uscito Calissano ha provato a rientrare nell’ambiente dello spettacolo, il quale gli aveva, però, girato le spalle in modo definitivo.
Ciò ha provocato delle pesanti ripercussioni sull’umore di Paolo Calissano , che – stando alle parole del fratello Roberto – sperava di riservarsi il diritto all’oblio. Ma i motori di ricerca continuavano ad associarlo all’episodio legato al consumo di droghe. Vedersi riabilitato era diventato impossibile, così come svolgere la sua professione.
Il fratello intende fare un’operazione verità nei suoi confronti. Nei giorni appena precedenti alla scomparsa i due si erano sentiti e il fratello aveva notato che Paolo Calissano era giù di morale, ma aveva preferito non fare domande. Probabilmente, sia la depressione sia i debiti hanno spinto Paolo all’estremo gesto, che per il fratello potrebbe aver accettato il rischio di morire.