Paul Haggis fermato a Ostuni per violenza sessuale: il regista premio Oscar già accusato di stupro in USA
Il cineasta canadese conosceva la presunta vittima già da tempo.
Paul Haggis, regista canadese, è stato sottoposto a fermo nella città di Ostuni, accusato di violenza sessuale e lesioni personali aggravate. Secondo quanto comunicano le Forze dell’Ordine locali, per due giorni a Ostuni, dov’è ospite alla kermesse Allora Fest, il cineasta avrebbe obbligato una trentenne inglese a subire rapporti sessuali. Stando alle informazioni diffuse dagli inquirenti, alle prime luci dell’alba il regista ha poi accompagnato e lasciato la donna all’aeroporto Papola Casale di Brindisi, malgrado si trovasse in precarie condizioni fisiche e psicologiche.
Paul Haggis e i precedenti negli USA
Presso l’aeroporto la giovane è stata supportata dal personale di Aeroporto di Puglia e della polizia di frontiera, che una volta sottopostale alle necessarie cure, l’ha accompagnata negli uffici della squadra mobile. Gli agenti l’hanno quindi condotta all’ospedale Perrino di Brindisi, dov’è stato attivato il “protocollo rosa” per le vittime di violenza. In seguito, la presunta vittima ha sporto la denuncia contro Paul Haggis.
Nella procedura di fermo si è peraltro richiesto l’incidente probatorio della parte offesa mirato a cristallizzare le dichiarazioni rilasciate davanti alle autorità. La scelta dipende da una articolata e serrata attività di indagine, effettuata dalla squadra mobile, che raccoglie elementi probatori sottoposti al vaglio delle istituzioni giudiziarie. Sulla base delle informazioni trapelate, da tempo il regista premio Oscar conosceva la presunta vittima, che era già stata costretta a chiedere medicazione.
Non è la prima volta che Paul Haggis va incontro a situazioni del genere. Il regista di Crash sta sostenendo una causa civile negli Stati Uniti, frutto delle accuse formulate nel 2017 dall’addetta stampa Haleigh Breest, che aveva imputato al cineasta canadese di averla stuprata dopo una première nel 2013. Dal 2018 si sono fatte avanti altre quattro donne asserendo di essere state vittima di molestie e aggressioni sessuali da parte di Haggis.