Paul Schrader accusato di molestie sessuali da un’ex assistente: la denuncia risale al Festival di Cannes 2023
Una sua ex assistente personale, una donna di 26 anni, lo accusa di molestie sessuali, licenziamento ritorsivo e violazione di un accordo di riservatezza.
Paul Schrader, 78 anni, uno dei nomi più noti del cinema americano – celebre per aver scritto Taxi Driver e diretto American Gigolo – è al centro di una grave accusa legale. Il regista è stato citato in giudizio da una sua ex assistente personale, una donna di 26 anni identificata come Jane Doe, che lo accusa di molestie sessuali, licenziamento ritorsivo e violazione di un accordo di riservatezza.
La denuncia è stata formalmente depositata presso un tribunale di New York e coinvolge anche la casa di produzione di Schrader. Al centro della vicenda ci sarebbe un episodio avvenuto durante il Festival di Cannes 2023, dove Schrader si trovava per promuovere il suo film Oh, Canada.

Secondo quanto riportato nei documenti legali, Schrader avrebbe aggredito sessualmente l’assistente in una stanza d’albergo. Jane Doe sostiene che il regista l’abbia costretta, afferrandola per le braccia e baciandola contro la sua volontà. Nei giorni successivi, Schrader le avrebbe inviato messaggi insistenti e, a tratti, disperati, dichiarando di “stare morendo” e di non essere in grado di fare la valigia da solo. Quando la donna è tornata per aiutarlo, lui avrebbe aperto la porta indossando un accappatoio aperto, mostrandole i genitali.
La denuncia include anche la richiesta di applicazione di un accordo transattivo precedentemente raggiunto tra le parti, che prevedeva un risarcimento economico — di cui i dettagli non sono stati resi pubblici. Secondo Doe, Schrader avrebbe però revocato unilateralmente l’accordo, sostenendo di non poterlo più onorare. Dal canto suo, l’avvocato del regista, Philip J. Kessler, ha rigettato le accuse definendole “disperate, opportunistiche e frivole”. In una dichiarazione ufficiale ha aggiunto: “Neghiamo categoricamente che ci sia mai stata una relazione sessuale di qualsiasi tipo tra il signor Schrader e la sua ex assistente, e neghiamo che il signor Schrader abbia mai tentato di instaurare una relazione sessuale con lei.”
Il caso solleva interrogativi pesanti non solo sulla condotta del regista, ma anche su come l’industria cinematografica gestisce le dinamiche di potere e le tutele per chi lavora in ruoli subordinati. Mentre la vicenda è destinata a far discutere ancora a lungo, Schrader dovrà ora affrontare una battaglia legale dalle possibili ricadute pubbliche e professionali significative.
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