Peter Jackson e l’ansia terribile dietro il video dell’ultima canzone dei Beatles
Il regista, già dietro la docuserie Beatles: Get Back, è stato scelto per dirigere il videoclip di Now And Then.
Peter Jackson è un personaggio che non ha probabilmente bisogno di presentazioni: stiamo parlando di un famoso regista, sceneggiatore e produttore cinematografico neozelandese nato in particolare 31 ottobre 1961 Pukerua Bay che è rimasto nella storia per la sua ampia e poderosa filmografia. Dopo il suo esordio filmico nel 1987, con Fuori di testa (Badstaste), il cineasta è arrivato a realizzare la tanto celebrata e osannata trilogia cinematografica dedicata a Il Signore degli Anelli che nel complesso è riuscita a conquistare la bellezze di ben 17 Premi Oscar. Successivamente il film-maker ha lavorati ad altri grandi progetti e, recentemente, è tornato alla regia della docuserie musicale sui Fab Four, Beatles: Get Back che si concentra sulla lavorazione di Let It Be, storico album della band.
Peter Jackson ha comunicato le sue forti emozioni in merito
A quanto pare, però, il suo grandissimo amore per i Beatles non si esaurisce qua visto che i due Beatles viventi ovvero Paul McCartney e Ringo Starr lo hanno scelto per dirigere il videoclip dell’ultima canzone del gruppo, ovvero Now and Then, che sarà lanciata alle 15 di giovedì 2 novembre 2023. Un brano che è stato originariamente scritto e cantato da John Lennon, sviluppata e lavorata dagli altri tre ed ora, dopo ben quattro decadi, è stata messa al mondo. Come riporta ANSA, Peter Jackson ci ha tenuto a comunicare tutta la sua ansia dietro un progetto del genere:
“Ad essere sinceri, il solo pensare alla responsabilità di dover realizzare un video musicale degno dell’ultima canzone dei Beatles ha generato un insieme di ansie forse troppo schiaccianti da gestire. Il mio amore di una vita per i Beatles si è scontrato con un muro di terrore puro al pensiero di deludere tutti. Ciò ha instillato in me una forte insicurezza, perché non avevo mai realizzato un videoclip musicale prima di allora e non riuscivo a immaginare come avrei potuto anche solo iniziare a crearne uno per una band che si era sciolta più di 50 anni fa, che non aveva mai cantato dal vivo la canzone e in cui metà dei suoi membri non era più tra noi”.
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