Addio a Pierluigi Sangalli: il disegnatore di Braccio di Ferro e Olivia aveva 87 anni
Addio a Sangalli, la matita italiana di Braccio di Ferro.
“Facciamolo più simpatico. Un po’ più dolce, dai”. Con questa idea semplice, Pierluigi Sangalli ha cambiato per sempre il “papà” italiano di Braccio di Ferro. Il disegnatore ci ha lasciato il 13 marzo, aveva 87 anni. La notizia l’ha data sua figlia Paola, e subito è partito il ricordo di tanti che con quei fumetti ci sono cresciuti.
Pierluigi Sangalli: la matita gentile dietro Braccio di Ferro e Olivia

Classe 1938, Sangalli aveva preso un diploma da ragioniere, ma la sua strada era tutt’altra. Contabile non ci voleva diventare proprio. Disegnare era tutta la sua vita, fin da ragazzino. Così un giorno si presentò alla casa editrice Metro, a Milano, diretto da Renato Bianconi. Partì come semplice inchiostratore, niente di speciale. Però, in poco tempo, tutti notarono la sua mano, precisa e veloce.
Un giorno Bianconi gli propose una sfida: “Ridisegnami Popeye per gli italiani”. Il Popeye originale americano era rozzo, grezzo, non funzionava bene in Italia. Sangalli lo cambiò da cima a fondo: linee più morbide, espressione più amichevole, più pulizia nel tratto. Fu un successo immediato. Braccio di Ferro, Olivia, Pisellino, Timoteo, la Strega Bacheca: Sangalli li ridisegnò tutti così, e i lettori italiani se ne innamorarono subito.

Ma non si fermò solo ai personaggi di Popeye. Negli anni mise la sua firma anche su Geppo, Pinocchio, Topo Gigio e Soldino, creando copertine che ancora oggi molti conservano. Una carriera lunghissima: dagli anni Sessanta fino ai primi Duemila, Sangalli ha disegnato quasi senza sosta, arrivando a circa 40 mila copertine e 100 mila tavole.
Con lui se ne va uno degli ultimi maestri di una scuola di fumetto che sapeva parlare a tutti, con leggerezza e umiltà. Un disegnatore vero, di quelli che con una matita hanno saputo far sorridere intere generazioni.
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