Pinocchio: ecco come è stato realizzato il make up del burattino nel film di Matteo Garrone
Il live action di Pinocchio di Matteo Garrone (2019) ha incuriosito molto il pubblico, sopratutto sulla realizzazione del make up: ecco cosa si sa
Il live action di Pinocchio, diretto da Matteo Garrone e uscito per la prima volta nelle sale italiane nel 2019, ha stupito particolarmente in pubblico. Non solo per la sua bellezza e profondità nelle tematiche, tipiche della storia del piccolo burattino, ma anche per quello che è stato il trucco e parrucco messo in atto dai tecnici. Infatti, si è tenuto a specificare che non sono stati utilizzati effetti speciali, bensì si tratta solo di make up di alta qualità. Ecco come è stato trasformato l’attore Federico Ielapi in un piccolo burattino di legno, senza l’aiuto della tecnologia.
Realizzazione del make up di Pinocchio
Per interpretare il ruolo del burattino nato dalla fantasia di Collodi, è stato scelto Federico Ielapi, bambino di 9 anni che ha già partecipato ad altre pellicole made in Italy, come per esempio Quo Vado, pellicola di Gennaro Nunziante con Checco Zalone. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare a vista d’occhio, il ragazzo non è mai stato sottoposto ad artifizi tecnologici per prendere le sembianze di un bambino di legno.
A realizzare questa magia ci ha pensato uno dei make up artisti del mondo dello spettacolo più conosciuto ed apprezzato: Mark Coulier. L’artista in questione è stato già conosciuto per i suoi lavori in film come Harry Potter, ma anche Grand Budapest Hotel e The Iron Lady, per i quali ha anche vinto due premi Oscar per il miglior trucco. Il regista, Matteo Garrone, ha affermato che non volevano di fatto ricorrere all’utilizzo di trucchi digitali per la realizzazione dei trucchi dei personaggi e, per questo motivo, si sono rivolti ad un mago in questo campo.
Oltre al piccolo Federico Ielapi, ad essere stati toccati dalle mani d’oro di Mark Coulier sono stati anche il Grillo Parlante (Davide Marotta), la Fata Turchina (Marine Vacht), Geppetto (Roberto Benigni) e tanti altri personaggi. I personaggi sono stati realizzati su carta da Pietro Scola di Mambro, nipote di Ettore Scola, e l’artista britannico, partendo da questi disegni, ha riportato tutti i connotati dei personaggi nella realtà, creando un effetto scenografico non indifferente.