Premio Drago d’Oro – The Witcher 3 è il videogioco dell’anno
Si è tenuta ieri, con la conduzione di Francesco Facchinetti e Tess Masazza, la cerimonia di premiazione del Drago d’Oro, premio italiano del videogioco, che ha visto trionfare come gioco dell’anno The Witcher 3: Wild Hunt. Presenti alla premiazione Paolo Chisari di Activision Blizzard, presidente della AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani), e Luca Tremolada, giornalista de Il Sole 24 Ore che ha presieduto la giuria. “Il videogioco si è ritagliato un posto importante sul mercato ed è ancora in rapida ascesa, ma siamo qui per sottolineare l’importanza del videogame in quanto linguaggio e prodotto culturale”, ha dichiarato Tremolada durante l’apertura dell’evento.
Durante la serata non è mancato il tributo all’enorme genialità di David Bowie, con un video che ha sottolineato l’importante impegno crossmediale del Duca Bianco, soprattutto grazie alla collaborazione con David Cage in Omikron: The Nomad Soul, gioco per cui non solo ha scritto la colonna sonora ma che l’ha visto partecipare attivamente alle fasi di game design. Inoltre in molteplici videogame si sono alternati svariati e lampanti tributi al cantante, dall’amore che Hideo Kojima ha nutrito sempre per lui, fino ad arrivare all’uso dei suoi pezzi in molte opere videoludiche, come in Alan Wake della Remedy Entertainment.
Esclusivo ospite della serata è stato Konrad Tomaszkiewicz di CD Projekt RED, accorso al Tempio di Adriano per ritirare i numerosi premi vinti da The Witcher 3: Wild Hunt. “La base del successo di un’opera è costituita dalla quantità di cultura che si inserisce in un videogame, l’Italia ha oltre duemila anni di storia culturale, basterebbe inserirla in un titolo per far venire fuori un capolavoro”, suggerisce il game designer polacco ai suoi colleghi italiani presenti in sala. “The Witcher 3 non è un prodotto commerciale, è un nostro pezzo di cuore, per questo ha avuto un così grande successo.”
Il videogioco basato sui romanzi di Andrzej Sapkowski si porta a casa così tre statuette (videogioco dell’anno, premio speciale del pubblico e miglior videogioco di ruolo), ma non è l’unico, infatti anche Her Story di Sam Barlow mette a segno una tripletta, vincendo il Drago d’Oro come miglior app, miglior videogioco indie e soprattutto come videogioco più innovativo. Seguono con due premi ricevuti Ori and the Blind Forest di Microsoft, Life is Strange di Square-Enix e N.E.R.O. di Storm in a Teacup, che nelle categorie del bel paese domina incontrastato. Rimane clamorosamente a bocca asciutta Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, gioco inevitabilmente viziato dal divorzio prematuro tra Konami e Hideo Kojima.
Vediamo in particolare tutti i vincitori del Drago d’Oro 2016:
Videogioco dell’anno: The Witcher 3: Wild Hunt (Bandai Namco Entertainment)
Premio speciale del pubblico: The Witcher 3: Wild Hunt (Bandai Namco Entertainment)
Miglior videogioco di ruolo: The Witcher 3: Wild Hunt (Bandai Namco Entertainment)
Miglior gameplay: Bloodborne (Sony Computer Enternatinment)
Miglior sceneggiatura: Life Is Strange (Square Enix – Distribuito da Koch Media)
Miglior personaggio: Maxine Caulfield – Life Is Strange (Square Enix – Distribuito da Koch Media)
Miglior grafica: The Order 1866 (Sony Entertainment)
Miglior colonna sonora: Ori and the Blind Forest (Microsoft)
Miglior videogioco platform: Ori and the Blind Forest (Microsoft)
Miglior videogioco indie: Her Story (Sam Barlow)
Videogioco più innovativo: Her Story (Sam Barlow)
Miglior app: Her Story (Sam Barlow)
Miglior videogioco di azione / avventura: Batman Arkham Knight (Warner Bros. Entertainment)
Miglior videogioco di corse: Forza Motorsport 6 (Microsoft)
Miglior videogioco di strategia: Starcraft II: Legacy of the Void (Blizzard Entertainment)
Miglior videogioco per la famiglia: Disney Infinity 3.0 (Disney Interactive)
Miglior videogioco sparatutto: Splatoon (Nintendo)
Miglior videogioco sportivo: Rocket League (Psyonix)
Videogioco più venduto: FIFA 16 (Electronic Arts)
Miglior realizzazione artistica in Italia: N.E.R.O. (Storm in a Tea Cup)
Miglior realizzazione tecnica in Italia: RIDE (Milestone)
Miglior game design in Italia: In Verbis Virtus (Indomitus Games)
Miglior videogioco Italiano: N.E.R.O. (Storm in a Tea Cup)