Pubblicità e streaming: dopo Disney+ toccherà a Netflix e alle altre piattaforme?
In ballo c'è il futuro della fruizione sulle piattaforme di streaming.
Ha fatto discutere la scelta di Disney+: si uniformeranno anche le altre piattaforme?
Disney Plus offrirà un abbonamento a costo ridotto in cambio della pubblicità. È questo in soldoni l’esperimento che la casa di Topolino vuole portare avanti nel corso del 2022: offrire ad alcuni utenti un abbonamento alla piattaforma a costo più basso (di quanto non è ancora chiaro), ma inserire pubblicità prima o durante (anche questo non è ancora del tutto chiaro) la visione dei film o delle serie televisive. Secondo Paul Erickson, un ricercatore e consulente di Parks Associate che ha parlato a The Verge, i nuovi giganti dell’intrattenimento stanno cercando una formula ibrida che tenga conto del “modello Netflix”, ma anche del vecchio sistema televisivo a cui molti utenti sono evidentemente ancora legati. Ed è proprio a questa fetta di pubblico che Disney+ mira con il suo esperimento.
Ma che cosa ci si può aspettare in futuro? Netflix, Prime Video e le altre piattaforme di streaming seguiranno il sentiero segnato da Disney Plus? Non è ancora chiaro. Secondo Erickson, “Forse Netflix non seguirà il modello perché hanno una posizione del mercato molto forte. Ma probabilmente vedremo alcuni altri giocatori – quelli grandi che non l’hanno ancora fatto – dare vita a una forma ibrida. È una tendenza naturale del mercato“. Va detto che la Disney sta già provando questo genere di ibridazione. Per esempio su Hulu – la cui quota di maggioranza è tenuta proprio dalla Disney – esiste la possibilità di fare un abbonamento a costo ridotto (sei dollari invece dei normali 13) in cambio della visione di alcune pubblicità durante i vari programmi.
Certo, con Disney Plus bisognerà fare attenzione al tipo di pubblicità che andranno in onda, considerato il tipo di pubblico che può essere davanti allo schermo. “Staremo molto attenti sulle pubblicità che manderemo in onda e su come le inseriremo nei nostri contenuti“, sostiene Christine McCarthy, vice-presidente esecutivo senior della Walt Disney Company. “Faremo in modo che [le pubblicità] non stridano e non siano completamente fuori tema“.