Quando Ibrahimovic sognava Dwayne Johnson e si paragonava a Tarantino
In un'intervista Zlatan Ibrahimovic si paragonò a due icone del cinema di Hollywood
Parte stasera la 71esima edizione del Festival di Sanremo, l’evento nazionalpopolare più atteso e seguito nei nostri confini. Tra gli ospiti, un super-ospite, proveniente dal calcio ma un personaggio la cui personalità è, come dicono in America, “Larger than life”, ossia più grande della vita stessa. Quella stessa America in cui lui, Zlatan Ibrahimovic, ci ha pure giocato, con la maglia dei Los Angeles Galaxy, prima di compiere il rientro in Italia, accolto nuovamente alla corte del Milan.
Per tutte e cinque le serate della kermesse canora Ibra ci sarà e porterà con sé un amico, recentemente entrato nel cuore degli italiani: mister Sinisa Mihajlovic, reduce da una dura battaglia contro il cancro. Insieme, i due calcheranno il palco del Teatro Ariston ed eseguiranno un pezzo intramontabile della musica quale Io vagabondo.
Zlatan Ibrahimovic: l’accostamento a Quentin Tarantino
In una vecchia intervista rilasciata al magazine GQ, Ibrahimovic rivelò tanti aneddoti inerenti alla sua persona. Partendo da un presupposto, il lato egocentrico del proprio carattere, una sorta di “marchio di fabbrica”, che ispira tante leggende metropolitane, in pieno stile Chuck Norris.
Quentin Tarantino – disse – è la storia del cinema come lui è quella del calcio: il regista è innamorato del cinema tanto quanto lui lo è del calcio. In lui scorge passione, lo considera un genio un po’ folle, adora quello che fa e intende trasmetterlo al pubblico. Un po’ tipo Muhammad Alì, un altro mito, sia come persona sia come atleta, dichiarò Zlatan.
Al magazine, premesso di non sapere esattamente cosa farà una volta appese le scarpette al chiodo, confessa un desiderio. Gli piacerebbe recitare in un action motive di Tarantino, con Dwayne “The Rock” Johnson, dove fa il cattivo e gli “spacca la faccia”. Nulla di personale: in realtà lo rispetta parecchio, lo ritiene il vero american dream.