Quando Sylvester Stallone criticò Bruce Willis (e dovette pagare il doppio per avere un sostituto)

Il rapporto tra Sylvester Stallone e Bruce Willis è sempre sembrato piuttosto amichevole e ben lontano da quella rivalità che per anni contrappose il primo ad Arnold Schwarzenegger. Tuttavia, tutto è cambiato durante la preparazione di I Mercenari 3, in cui Stallone e Willis si sarebbero dovuti incontrare di nuovo davanti alle telecamere. Sappiamo tutti che ciò non è mai accaduto.

Alcuni ricorderanno sicuramente che tra i due ci fu una disputa per una questione economica. Il piano iniziale prevedeva che il protagonista de Il sesto senso chiedesse 3 milioni di dollari per 4 giorni di lavoro, ma Bruce Willis prese le distanze chiedendo un milione in più. A Stallone quella mossa non piacque affatto e scelse di fare a meno dell’attore, pubblicando anche il seguente messaggio: “Un idiota e un uomo pigro. Una formula sicura per il fallimento professionale.”

È evidente che Sylvester Stallone fosse molto arrabbiato per quello che è successo, ma la verità è che gli sarebbe costato molto meno accettare la richiesta di Willis. Il motivo è che venne scelto Harrison Ford per riempire il vuoto lasciato dall’attore e il suo stipendio finì per essere molto più alto di quello richiesto da Willis. Nello specifico, Ford ha portato a casa 6,9 milioni di dollari per la sua partecipazione a I Mercenari 3.

Si potrebbe sostenere che forse Ford ha portato più spettatori di Willis, ma la verità è che non è stato così. In effetti, il film ha deluso le aspettative dei suoi produttori con un fatturato di 214 milioni di dollari, diventando l’incasso più basso della serie. Anni dopo, il flop del quarto capitolo fa sembrare quasi un trionfo ciò che il suo predecessore ha ottenuto…

Naturalmente, Stallone e Willis hanno finito per fare pace, anche se l’ultima volta che il primo ha parlato del secondo ha ammesso che non si erano parlati molto dal ritiro dalle scene del secondo. Ciò è in gran parte dovuto al fatto che “è rimasto abbastanza isolato. Questo mi uccide. È così triste…“

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