Quentin Tarantino e la saga di 007: “Vi spiego perché non ho mai girato un film di James Bond”
Quentin Tarantino regista di un film di 007? La volontà del filmmaker statunitense c'è stata, ma alcuni dettagli "legali" hanno reso la impossibile.
I fan di Quentin Tarantino sanno piuttosto bene che in passato il regista statunitense ha valutato la possibilità di poter dirigere un film di 007. Intervistato recentemente da Deadline, il filmmaker ha svelato qualche dettaglio in più, sottolineando di non aver mai parlato faccia a faccia con Barbara Broccoli ma di aver provato comunque a far qualcosa.
Quentin Tarantino svela perché non ha mai girato un film di James Bond
Premettendo che Eon non è stata per molto tempo padrona dei diritti della saga di 007, Quentin Tarantino ha dichiarato: “Il partner di Howard Hawks, Harry Saltzman, ne era in possesso. Ed è per quel motivo che non era uno di quelli che potevano realizzare quando Sean Connery era il protagonista e hanno realizzato quel ridicolo Casino Royale nel 1967 con Woody Allen, Peter Sellers e David Niven, e tutto il resto. A un certo punto Howard Hawks stave per dirigere un film con Cary Grant che avrebbe dovuto interpretare James Bond. Quello sarebbe stato un progetto notevole, ma non è successo“.
“Abbiamo contattato le persone di Ian Fleming e avevano suggerito che avevano ancora i diritti di Casino Royale. Ed è quello che volevo fare dopo Pulp Fiction, la mia versione di Casinò Royale, e la storia si sarebbe svolta negli anni ’60 e non era una serie di film su Bond. Avremmo scelto un attore e avremmo realizzato un unico film. Quindi avevo pensato che avrei potuto farlo”, ha continuato il regista. “Ma poi si è scoperto che i Broccoli, tre anni prima, avevano scoperto che qualcuno stava cercando di fare quello che ho fatto io. Quindi hanno stretto un accordo con gli eredi di Fleming che diceva: ‘Abbiamo i diritti cinematografici di tutto quello che ha mai scritto. Vi daremo un sacco di soldi. Questo è per ogni singola cosa che ha scritto. Se qualcuno vuole farne un film deve venire da noi’. Ogni racconto breve, ogni libro di viaggi. Se volessi fare un film su Thrilling Cities dovrei andare dai Broccoli”.