Quentin Tarantino sul flop di Grindhouse: A prova di morte: “È stato uno shock per la mia autostima”
Nonostante siano passati più di quindici anni dall'uscita nelle sale, Quentin Tarantino non riesce a dimenticare il flop di Grindhouse: A prova di morte.
Anche nella carriera di Quentin Tarantino, costellata di grandi successi e svariati riconoscimenti, c’è un film che ha decisamente floppato. Si tratta di Grindhouse: A prova di morte, film del 2007 incentrato su un gruppo di donne che decide di vendicarsi del killer e stupratore Stuntman Mike, interpretato da Kurt Russell. Il film ha incassato solo 50 milioni di tutto il mondo e ancora oggi il regista statunitense non si capacita del poco riscontro ottenuto dal pubblico.
Quentin Tarantino sul flop di Grindhouse: A prova di morte
“Ho avuto la fortuna di scrivere storie che hanno fatto sentire le persone coinvolte, e questo mi ha permesso di praticare la mia arte senza le restrizioni che la maggior parte dei cineasti ha”, ha esordito Quentin Tarantino in una recente intervista alla rivista spagnola Diari ARA. “Ora, è successa una cosa divertente: per un po’ ho ricevuto un sacco di proposte di progetti finché gli studi hanno finito per presumere che volessi realizzare solo le mie storie e non valeva la pena contattarmi. Ma dopo Grindhouse – A prova di morte, che non è andato bene al botteghino ed è stato uno shock per la mia autostima, ho ricominciato a ricevere proposte. Devono aver pensato, “Forse ora è il suo temperamento si è calmato, ora è il momento“. E non c’è niente di sbagliato nel realizzare film su commissione per Hollywood. Mi hanno sempre proposto progetti interessanti. Ma ho preferito reinvestire in me stesso e ho realizzato Bastardi senza gloria”, ha chiosato il regista.