Quentin Tarantino su Joker: “Porta il pubblico a ragionare come un pazzo”
"Quella del film è sovversione ad un livello enorme!", ha dichiarato Tarantino sull'opera di Todd Phillips.
Quentin Tarantino ha commentato il finale di Joker, spiegando come quel momento del film abbia portato il pubblico a ragionare come un pazzo
Ad un anno e mezzo dall’uscita di Joker, Quentin Tarantino ha difeso quello che è stato il momento più scioccante del film diretto da Todd Phillips. Intervenuto nel podcast The Playlist di Empire, il regista di Pulp Fiction ha parlato dell’opera con Joaquin Phoenix, in particolare del finale in cui Arthur Fleck uccide il presentatore del talk show di cui è ospite, Murray Franklin (Robert De Niro), in diretta televisiva. La scena ha causato un notevole clamore e continua a suscitare forti sentimenti dal pubblico.
A tal proposito, Quentin Tarantino ha detto: “La sovversione è ad un livello enorme: non è solo suspense, non è solo avvincente ed eccitante, il regista sovverte il pubblico perché il Joker è un fottuto pazzo. Il personaggio di Robert De Niro non è un cattivo dei film. Sembra uno stronzo, ma non è più stronzo di un David Letterman. È solo un comico stronzo, un classico tipo da talk show. Non è un cattivo dei film. Non merita di morire. Eppure, mentre il pubblico guarda ciò che fa Joker, vogliono che uccida Robert De Niro; vogliono che prenda quella pistola, gliela metta in un occhio e gli faccia saltare la fottuta testa. E se il Joker non lo avesse ucciso? Saresti incazzato. Questa è sovversione ad un livello enorme! Hanno convinto il pubblico a pensare come un fottuto pazzo e a desiderare qualcosa che normalmente non avrebbero mai voluto. Anche se mentiranno al riguardo! Il pubblico dirà ‘No, non volevo che accadesse! e sono fottuti bugiardi, perché in realtà lo volevano“. Le parole di Quentin Tarantino lasciano certamente spazio al dibattito, ed è probabile che qualcuno non si trovi d’accordo con le sue dichiarazioni.
Ricordiamo che Joker è stato presentato in anteprima il 31 agosto 2019 in concorso alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il film ha ottenuto undici nomination all’Oscar, vincendo quello come Miglior attore a Joaquin Phoenix e come Miglior colonna sonora a Hildur Guðnadóttir.