Rai Movie e Rai Premium non chiudono, cambiano. Ecco come!
È sbagliato parlare di chiusura di Rai Movie e Rai Premium. Si tratta di un potenziamento: ecco cosa sappiamo dei cambiamenti in atto in casa Rai!
Solo qualche giorno fa sul web divampava la notizia circa la chiusura dei canali tematici Rai dedicati rispettivamente a cinema e fiction: Rai Movie e Rai Premium. Come avevamo detto, però, non c’era nulla di definitivo, anche se le considerazioni generali portavano a far pensare il peggio. Non sono mancate le critiche da parte di normali fruitori del servizio, di addetti ai lavori e membri dello spettacolo, così come non ha tardato ad arrivare una petizione su change.org ma tutto questo, a quanto pare, non ha mutato la situazione iniziale, ma ad oggi ci ha di certo portati ad avere sotto gli occhi una situazione di gran lunga più chiara.
La Rai ha diramato infatti un comunicato stampa in cui precisa che è scorretto parlare di un’eliminazione dell’offerta, poiché ciò che i vertici di Viale Mazzini stanno attuando è piuttosto un aumento dell’offerta cinematografica su Rai 4, Rai 5, Rai Premium e sul futuro Rai 6 (il canale tutto al femminile), oltre che su Rai Play, la tv streaming della Rai nella quale saranno inseriti tutti i prodotti legati al mondo cinematografico.
Rai Play pronta a fare concorrenza alle tv streaming
E proprio il potenziamento di Rai Play è il fulcro attorno a cui ruota tutta l’operazione messa in atto da Mamma Rai. Tuttavia, è sotto gli occhi di chiunque la concorrenza spietata che le tv streaming stanno facendo a quelle tradizionali. Realtà come Netflix in primis ma anche Sky (con Now TV), TIMvision, Amazon e non solo rubano spettatori alla Rai, offrendo una mole corposa di prodotti seriali e cinematografici e soprattutto offrendo servizi accessibili in ogni dove. Non che la Rai sia da meno, a conti fatti, ma certamente la sua tv streaming è molto meno accattivante di ciò che offre il resto del mercato e, se il primo passo della rivoluzione sono state, agli occhi di tutti, serie tv dal cast internazionale, è chiaro che il passo successivo consista in un’innovazione dei propri mezzi. E innovare, lo sappiamo bene, significa anche abbandonare qualche tassello del passato.
Rai: come migliorerà l’offerta cinema e serie tv?
Parlando in termini un po’ più pratici e chiedendoci cosa effettivamente troveremo nel nuovo catalogo Rai dedicato al cinema, la nota divulgata parla di una diminuzione delle repliche a fronte di un aumento di film, serie tv e altri contenuti originali. Non un solo canale di cinema, quindi (come è adesso con l’attuale Rai Movie): “il Piano disegna un’offerta cinematografica ancora più presente su più canali”. Come precisa la nota:
Per quanto concerne il contenuto cinematografico si è ritenuto, in linea con una visione più strategica della divisione per canali, di procedere ad una migliore razionalizzazione e valorizzazione dell’offerta elaborata in base alla composizione del pubblico. Per tale motivo, a fronte di una proposta attuale che prevede un solo canale di cinema (Rai Movie), il Piano disegna un’offerta cinematografica ancora più presente su più canali. Ciò consentirà, peraltro, di andare maggiormente incontro alle esigenze del pubblico offrendo meno repliche e una più ricca e varia programmazione di cinema, serie tv e contenuti originali.
Rai Movie e Rai Premium: non chiusura ma fusione. È una questione di strategia!
Se da utenti siamo soliti dividere i canali in base ai contenuti che ci propongono, è bene ricordare che la costruzione di un “contenitore tv” deriva anche e soprattutto da una catalogazione del pubblico di riferimento.
Così dalla fusione tra Rai Movie e Rai Premium nascerà un nuovo canale, a cui andrà ad affiancarsi Rai 4. L’elaborazione di tali canali, nel Piano Industriale, è stata stabilita tenendo conto della profilazione riguardante generi e fasce di età. Da qui quindi l’idea della divisione tra pubblico maschile e pubblico femminile. Insomma, come si legge nella nota:
[…] l’individuazione di due canali, uno più orientato al pubblico femminile e uno a quello maschile, deriva dalla necessità di costruire un prodotto che sia appetibile per una platea sempre più ampia. Nel caso specifico, i nuovi canali puntano, pertanto, ad avere una programmazione di maggior appealing in base a tutte le profilazioni emergenti dalle rilevazioni di ascolto esistenti universalmente nel mondo dei media che segnalano una differenza di gradimento di prodotti televisivi basata su fasce di età e generi.
Ma attenzione a non scadere nei cliché! Dopo aver incassato probabilmente le critiche scritte sui social, la Rai non si è lasciata sfuggire l’occasione per sottolineare che non è loro interesse proporre prodotti che facciamo riferimento ai vecchi modelli, scrivendo a tal proposito quanto segue in virgolettato. Quindi, a quanto pare, non dovremmo aspettarci (altri) canali rosa che ci insegnino come preparare la cena, arredare la casa, accudire i figli o scegliere l’abito da sposa perfetto, né tantomeno canali col fiocco blu che insegnino ai maschietti come lucidare al meglio l’auto, mettere su massa muscolare e via dicendo.
L’immagine di prodotti appartenenti a una discriminazione di genere basata su modelli relativi a decenni passati appartiene ad una narrazione fuori dal tempo, dalla logica, dall’interesse dell’attuale management e completamente priva di ogni fondamento e, in ogni caso, non appartiene in alcun modo a questo Piano Industriale.
Rai: tra le novità anche un canale in lingua inglese
La Rai inoltre investe su un progetto complessivo di rilancio che si rispecchia anche nella decisione strategica di istituire due nuovi canali: uno in lingua inglese e uno dedicato alle istituzioni, realizzando quanto previsto dal Contratto di servizio.
Cosa aspettarci quindi in futuro?
Facendo il punto su tutte le informazioni trapelate finora e su quanto detto nel comunicato ufficiale, ciò che si vede all’orizzonte è:
- Potenziamento di Rai Play, in cui i contenuti cinematografici saranno fondamentali;
- Non una chiusura di Rai Movie e Rai Premium, ma una fusione/ conversione che garantisca comunque la stessa proposta cinematografica di adesso (anzi potenziata!);
- Creazione di due canali dedicati al pubblico femminile e a quello maschile (ma senza pensare male!): Rai 5 Rai 6;
- L’aggiornamento della programmazione di Rai 4 e Rai 5, senza alcuna chiusura o taglio;
- L’istituzione di due nuovi canali: uno in lingua inglese e uno dedicato alle istituzioni.