Rami Malek e la brutta disavventura con la polizia di Los Angeles: “sono stato scambiato per un rapinatore”
Anche un attore premio Oscar può essere vittima di discriminazione razziale.
Puoi avere un premio Oscar ed essere comunque vittima di pregiudizi. In un’intervista a The Guardian, Rami Malek ha raccontato uno spiacevole episodio che lo ha visto protagonista con la polizia di Los Angeles. Tutto per via del colore della sua pelle. Infatti, gli agenti lo avevano scambiato per un ladro.
Rami Malek scambiato per un rapinatore dalla polizia
Nel racconto di Malek emerge tutta la tensione di un’esperienza che avrebbe potuto avere conseguenze gravi. “Mi hanno sbattuto sul cofano rovente di un’auto della polizia perché qualcuno aveva rapinato un negozio di liquori e rubato la borsa di una donna”, ha detto l’attore. Le autorità sostenevano che il colpevole fosse di origine latina e che lui “corrispondesse alla descrizione”.
Fortunatamente, un amico caucasico ne ha preso immediatamente le parti, spiegando agli agenti: “In realtà, signore, è egiziano, non latino”. La precisazione lo ha salvato da un probabile arresto, ma l’episodio ha lasciato un segno indelebile: “Ricordo di aver riso nervosamente sul cofano, pensando: ‘Potrei finire in prigione per qualcosa che non ho fatto’”.
Rami Malek ha anche riflettuto su come l’esperienza si intreccia con la sua identità. Pur riconoscendo di essere “white passing” – una condizione che può portare a essere percepiti come bianchi in determinate situazioni – ha spiegato di aver sempre sentito di non appartenere completamente. “Crescendo, mi rendevo conto di avere tratti distintivi e di non adattarsi del tutto a nessun contesto”.
Questa sensazione di alienazione, già presente durante la sua giovinezza, è riaffiorata prepotentemente nello spiacevole episodio con le Forze dell’Ordine, ricordandogli come l’apparenza possa spesso determinare il trattamento ricevuto dalle persone. Con la sua testimonianza, Rami Malek spera di fare luce su un aspetto sociale spesso ignorato o messo a tacere: il profiling razziale.
Leggi anche Kate Winslet e l’insolita paura: questi animali la terrorizzano più degli iceberg!