Ray Stevenson e la morte improvvisa sul set: che cosa ha ucciso l’attore? Cause, sintomi e trattamento dello shock anafilattico
Dalle cause alle modalità di trattamento, tutto quello che c'è da sapere sullo shock anafilattico, la causa della morte di Ray Stevenson.
All’età di 59 anni si è spento lunedì 22 maggio l’attore Ray Stevenson. L’attore britannico, principalmente noto per aver interpretato due personaggi della Marvel (Frank Castle/The Punisher e Volstagg) ha avuto un malore mentre si trovava a Lacco Ameno, sull’isola di Ischia, impegnato con le riprese del film Cassino a Ischia di Frank Ciota.
Trasportato d’urgenza in ospedale, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Stevenson lascia la moglie, l’antropologa italiana Elisabetta Caraccia (conosciuta sul set di Roma) e tre figli, nati dalla loro storia. Nelle ore successive alla triste dipartita, è emerso che ad aver causato la morte dell’interprete è stato uno shock anafilattico: vediamo in che cosa consiste e come può essere trattato.
Come si riconosce e deve essere trattato lo shock anafilattico costato la vita a Ray Stevenson
Lo shock anafilattico è una reazione allergica parecchio grave, provocabile dall’assunzione di un farmaco, di un alimento oppure per la puntura di un insetto. In qualunque caso, è un allergene con cui si è già precedentemente entrati in contatto e alla quale si è, perciò, sensibilizzati.
Una rara e improvvisa manifestazione, rivelatasi letale per Ray Stevenson. A chiunque abbia notato delle forti reazioni allergiche in passato si raccomanda di parlarne con un allergologo. Il medico saprà accertare il tipo di allergia e spiegherà in che modo riconoscerne i sintomi. Tra i principali si contano: orticaria; alterazione del tono della voce; difficoltà respiratorie; edema; dolori intestinali; nausea; vomito; diarrea.
L’unico farmaco efficace contro lo shock anafilattico è l’adrenalina. Che sarebbe sempre opportuno portare con sé, in maniera da reagire immediatamente a eventuali complicazioni di salute. La sostanza può essere auto-iniettata mediante una “penna”, venduta in allegato al prodotto. Nel caso in cui non se ne sia in possesso occorre chiamare subito il 118, ma, purtroppo, a volte ciò non basta, come nel caso di Ray Stevenson. Nei giorni successivi allo shock anafilattico, il paziente viene tenuto al pronto soccorso per accertare il pieno recupero.