Razzie Awards, revocata la nomination della dodicenne Ryan Kiera Armstrong

La notizia aveva causato parecchi malumori.

L’importante è accorgersi quando la si è fatta fuori dal vaso. Bisogna chiedere scusa e fare un passo indietro. Certo, gli animi saranno ancora accesi, è normale, ma quanto meno il buon gesto di ritrarsi è stato fatto. In soldoni, è questo quanto successo negli scorsi giorni ai Razzie Awards e al loro fondatore John Wilson. Tutto è cominciato quando lo scorso 23 gennaio sono state diffuse le nomination che ogni anno individuano i peggiori attori, le peggiori attrici, i peggiori film e via dicendo. Tra le peggiori attrici è stata anche nominata la dodicenne Ryan Kiera Armstrong, e la cosa non è passata inosservata. Anzi, ha suscitato parecchie critiche per le possibili ripercussioni che questa nomination potrebbe avere sulla giovanissima attrice. Tanto che Wilson ha preferito intervenire e revocare la nomination, scusandosi.

Le parole di John Wilson sull’accaduto

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A volte fai cose senza pensarci” ha scritto Wilson in una dichiarazione. “E poi te lo fanno notare. Quindi te ne rendi conto. È stato il motivo per cui i Razzie Awards sono stati creati. Le recenti critiche nate dopo la nomination a uno dei premi della dodicenne Armstrong ha portato alla nostra attenzione quanto poco sensibili siamo stati in questa occasione. Come risultato, abbiamo rimosso il nome di Armstrong dal ballottaggio finale che i nostri membri faranno il prossimo mese. Crediamo inoltre di dover fare pubbliche scuse alla signorina Armstrong: ci dispiace per il dolore causato dalle nostre scelte“.

Non è la prima volta che i Razzie Awards fanno un passo indietro. Di recente è toccato anche a Bruce Willis, vincitore di un premio nel 2021. Premio poi ritirato una volta che si è scoperto della malattia che sta affliggendo il celebre attore. In quell’occasione era stato revocato anche il premio assegnato a Shelley Duvall per Shining nella primissima edizione dei Razzie Awards. La motivazione era dovuta alla violenza psicologica fatta da Kubrick sull’attrice per ottenere la performance desiderata.

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Fonte: CBR