Red Sonja: Jill Soloway paragona il film a Il cavaliere oscuro e Deadpool
Il regista di Red Sonja, Jill Soloway, rompe finalmente il silenzio sul film, raccontando ciò che lo affascina del progetto e rivelando iul suo approccio.
Jill Soloway ha paragonato Red Sonja ad altri due cinecomic degni di nota: Il cavaliere oscuro e Deadpool
Jill Soloway scriverà e dirigerà l’adattamento di Millennium Films, Red Sonja, sostituendo il licenziato Bryan Singer. In una nuova intervista con Deadline, Soloway, ha ufficialmente rotto il silenzio sul prossimo film, paragonandolo ad alcuni cinecomic significativi. L’obiettivo è adattare la protagonista in un modo complesso e interessante, e non solo ritrarla come una sorta di personaggio femminile identico ad altre, come se fosse stata realizzata con lo stampino.
“Posso divertirmi davvero con Red Sonja” ha rivelato Soloway. “La considero il primo genere di supereroina cattiva ragazza, più come il Batman de Il cavaliere oscuro o Deadpool, avete capito? Il mondo sta cambiando così tanto al momento per i supereroi; non vedo l’ora di superare ogni limite, rispetto a quello che ho scritto e diretto prima d’ora, ma anche rispetto al genere stesso“.
Soloway è subentrato nel progetto all’inizio di quest’anno, dopo significative critiche rivolte al regista Bryan Singer, precedentemente legato al film. Molti hanno sostenuto che il coinvolgimento di Synger (che ha molteplici accuse di molestie sessuali a suo carico) non era appropriato per la storia d’origine della protagonista – spesso collegata al suo stupro, per mano di un mercenario.
Red Sonja: Jill Soloway rimpiazza Bryan Singer alla regia
Anche se non sappiamo come Soloway adatterà esattamente l’iconica eroina, è stato espresso un certo entusiasmo nell’esplorare la complessa stratificazione della femminilità all’interno della pellicola.
“Non vedo l’ora. Sono super eccitato” ha spiegato Soloway. “Devo anche scriverlo; è un sogno che diventa realtà. So che sembra diverso quando lo paragonate a Transparent, ma per me, sembra provenire dallo stesso posto“.
“Ho sempre parlato del mio lavoro che tenta di aggiustare la femminilità controversa nella nostra cultura, l’idea che le donne vengano, in qualche modo, sempre divise tra l’essere una moglie o l’altra donna, tra la brava ragazza e la cattiva, o tra le Charlie’s Angels e le donne si Sex and the City” ha continuato Soloway. “…Il mio lavoro si concentra sull’essere umano in cerca di una qualche femminilità divina, che si pone delle domande su Dio e cerca dei significati. Dunque, per me, trasferire tutto questo nel mondo di Red Sonja, è incredibilmente naturale, perché Red Sonja è un tipo di supereroina molto diversa“.