Revenant – Redivivo: Leonardo DiCaprio e la scena dell’orso – ecco com’è stata girata e perché fu un incubo
Una sequenza che ha richiesto ben quattro giorni di riprese.
È il film che lo ha finalmente consacrato nell’olimpo degli attori che nel corso della loro carriera hanno vinto almeno un Oscar. Dopo aver conquistato la sua prima nomination agli Academy Awards nel 1994 grazie alla straordinaria interpretazione di Arnie in Buon compleanno Mr. Grape, Leonardo DiCaprio ha dovuto aspettare ben ventidue anni per salire per la prima volta sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles per ritirare il riconoscimento più importante del mondo del cinema.
Dopo essere stato nominato altre tre volte come miglior attore protagonista – nel 2005 per The Aviator, nel 2007 per Blood Diamond – Diamanti di sangue e nel 2014 per The Wolf of Wall Street – l’attore ha trionfato nella Notte degli Oscar 2016 grazie al ruolo di Hugh Glass in Revenant – Redivivo di Alejandro González Iñárritu.
Leonardo DiCaprio e la scena da incubo dell’orso in Revenant – Redivivo
Una della scene più celebri di Revenant – Redivivo è senza dubbio quella in cui Hugh Glass viene attaccato da un possente orso di nome Lucy. Una sequenza che vale il prezzo del biglietto, ma la sua realizzazione non è stata per niente semplice. In molti, infatti, si sono chiesti e si chiedono tuttora probabilmente come sia stata girata. L’orso, naturalmente, era finto. Lo stuntman Glenn Ennis ha “dato vita” all’animale indossando un costume blu e muovendosi come un vero e proprio orso nei boschi.
Stuntman Glenn Ennis was wearing the blue bear suit used in The Revenant when Leo is brutally attacked by the beast pic.twitter.com/AYTaNhRfIe
— Sidonie Sawyer (@sidoniesawyer) January 22, 2016
L’orso Lucy è stato in seguito interamente creato grazie alla CGI, acronimo di Computer Generated Imagery, la tecnologia che permette di sfruttare la computer grafica per creare immagini digitali.
Lo stuntman Glenn Ennis, durante un’intervista a Global News, ha svelato alcuni dettagli molto interessanti sulle riprese, durate ben quattro giorni:
Alejandro ha girato la scena cronologicamente dall’inizio alla fine, per un totale di due minuti. È stato molto difficile se teniamo conto della location in cui si svolge l’attacco. Leo viene sbattuto contro un albero, viene ribaltato, rovesciato, sballottato e sbattuto in ogni modo. Per tutto il tempo, aveva tre fili attaccati sul suo corpo. Tutto doveva essere coreografato per scartare il filo in modo tale da passare alla mossa successiva. Dopo aver girato una scena come questa sei esausto e le cosce ti fanno male. Devi riposarti a lungo per poterla rifare nuovamente.