È morto Richard Chamberlain, star di Uccelli di rovo e Shogun: addio a uno dei più celebri sex symbol

Ha lavorato nel cinema, in televisione, a teatro e ha anche inciso degli album: è stato un sex symbol che si è ribellato alla sua condizione interpretando ruoli di ogni tipo.

Richard Chamberlain, l’attore statunitense celebre per i suoi ruoli iconici come il Dottor Kildare e Padre Ralph nella miniserie Uccelli di rovo, è morto il 29 marzo 2025 all’età di 90 anni, a Waimanalo, Hawaii, a causa di complicazioni successive a un ictus.

Nato il 31 marzo 1934 a Beverly Hills, California, Chamberlain ha iniziato la sua carriera negli anni ’60, raggiungendo la fama internazionale con la serie televisiva Dr. Kildare (1961-1966), in cui interpretava il ruolo del giovane e affascinante medico James Kildare. Questo ruolo lo rese un idolo delle teenager dell’epoca e gli valse un Golden Globe nel 1963.

Negli anni successivi, Chamberlain consolidò la sua reputazione come “re delle miniserie” grazie a produzioni di grande successo come Shōgun (1980) e Uccelli di rovo (1983). In quest’ultima, interpretava Padre Ralph de Bricassart, un sacerdote diviso tra la fede e l’amore terreno, ruolo che gli fece guadagnare un altro Golden Globe e una nomination agli Emmy. ​

Oltre ai successi televisivi, Chamberlain ebbe una prolifica carriera teatrale e cinematografica. Al cinema, partecipò a film come I tre moschettieri (1973) e L’inferno di cristallo (1974). A teatro, si distinse in ruoli classici, interpretando personaggi come Amleto e Riccardo II, dimostrando una notevole versatilità artistica.

Nel 2003, all’età di 68 anni, Richard Chamberlain fece coming out, rivelando pubblicamente la sua omosessualità nella sua autobiografia Shattered Love. Questo gesto fu significativo, considerando le pressioni dell’industria dell’intrattenimento dell’epoca. Il suo compagno di lunga data, Martin Rabbett, ha dichiarato: “Il nostro amato Richard è ora con gli angeli. È libero e si libra verso i nostri cari che lo hanno preceduto. Siamo stati incredibilmente fortunati ad aver conosciuto un’anima così straordinaria e amorevole. L’amore non muore mai, e il nostro continua a sostenerlo nel suo prossimo grande viaggio”.