Richard Gere e il suo rapporto con la fede: “Il Buddhismo ha cambiato la mia carriera”
Ecco come il Buddismo ha cambiato radicalmente la carriera di Richard Gere.
Richard Gere è stato per parecchio tempo uno degli attori e sex symbol più amati di Hollywood e per certi versi lo è ancora. L’attore – oltre a impegnarsi nella propria carriera – è anche un filantropo che si impegna molto per i diritti umani, in particolare per quelli in Tibet. Dato che sostiene il Movimento di Indipendenza del Tibet, gli è stato vietato l’ingresso nella Repubblica popolare cinese. Nonostante ciò, Richard Gere si dedica completamente alle sue battaglie e soprattutto alla cultura orientale e in particolare al Buddismo che, ammette lo stesso attore, gli ha completamente cambiato la carriera.
Il suo percorso spirituale è iniziato dopo un discorso tenuto nel 1993, durante la notte degli Oscar. Invece di attenersi ufficialmente al copione che ogni presentatore ha durante questo grande evento, attaccò verbalmente il governo cinese, denunciando la mancanza di diritti umani del paese e la sua disumana e ingiusta occupazione del Tibet. Da allora è diventato ufficialmente un nemico della Cina, perdendo anche un po’ di popolarità a Hollywood. Molti registi infatti si rifiutarono di lavorare con lui o annullavano i film in cui lo avevano già scritturato. L’attore fu addirittura scartato dalla lista dei possibili presentatori durante gli Academy Award.
Nel 2007, poi, l’attore chiese anche il boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino, per mettere pressione alla Cina nel riconoscere al Tibet l’indipendenza. Nonostante questo, dopo la sua educazione da metodista, Richard Gere si è avvicinato al buddismo – quando aveva solo venti anni – e studiò appassionatamente il Buddismo Zen con il maestro Kyozan Joshu Sasaki per cinque o sei anni. Altri colleghi di Richard Gere sono Buddisti come lui, tra cui Orlando Bloom – che dopo l’educazione cattolica, oggi è un membro ufficiale della SGI – UK, la filiale britannica della Soka Gakkai.