Ricky Memphis e quell’ossessione che sconvolse i fan

Ricky Memphis e un profondo disagio che sente da molto tempo

Ricky Memphis, attore italiano approdato al cinema e alla televisione come ospite di noti programmi tv come il Maurizio Costanzo Show e alcuni episodi di DeeJay Television, esordisce sul grande schermo nel 1991. Prima pellicola alla quale prende parte è Unità di Ricky Tognazzi, con il quale ottiene un importante riconoscimento: l’European Film Awards al miglior attore non protagonista. Dopo film come Pugni di rabbia, La scorta, Il branco, I mitici – Colpo gobbo a Milano, nel 1995 recita in Palermo Milano – Solo Andata che ebbe un ottimo successo e con il quale l’attore acquista una certa notorietà. Dopo altre parti in buoni prodotti italiani, nel 2000 entra nel cast della nota serie tv Distretto di polizia, andata in onda per 12 anni, e dove Ricky Memphis ha recitato per 7 stagioni come interprete di uno dei personaggi principali. Dopo alcuni ruoli in altre serie tv di genere crime, come Crimini bianchi, di Alberto Ferrari e La narcotici, prende parte al film Immaturi, con nel cast anche Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Raoul Bova, col il quale l’attore è da sempre molto amico, Ambia Angiolini e Barbora Bobul’ová, che ottiene un grande successo di pubblico e viene ben accolto dalla critica, tanto da portare alla produzione di un sequel nel 2012, intitolato Immaturi – Il viaggio, nuovo grande risultato per il cast e per la regia di Paolo Genovese. Negli anni seguenti Memphis lavora sul set di Tutti pazzi per amore 3, è protagonista del film Mai Stati Uniti e recita in L’ultima ruota del carro, di Giovanni Veronesi. Nel 2018 prende parte al film Loro di Paolo Sorrentino e nel 2019 recita in Il grande salto, diretto da Giorgio Tirabassi. Nel 2020 partecipa a 3 pellicole, tra le quali Un figlio di nome Erasmus e il controverso Lockdown all’italiana, al centro di numerose polemiche.

L’ossessione di Ricky Memphis

Ricky Memphis - cinematographe.it

Ricky Memphis, durante alcune interviste, ha raccontato del suo complesso rapporto con il cibo, in particolare con quelle situazioni di diete forzate, sensazione di fame, stress e ansia che deriva in parte da un disagio che ha nei confronti del proprio aspetto fisico, ma anche dal suo amore per la buona cucina e la buona tavola. L’ha definita fame nervosa, sintomo noto e frequente, che spesso porta le persone a terribili diete che possono essere più o meno idonee, e variano molto da persona e persona, e che hanno influenzato molto la vita e il lavoro dell’attore. “Sono a dieta da una vita“, ha dichiarato Ricky Memphis. Dopo aver tentato più volte di dimagrire, sopportando fame e stress, non ha mai trovato un’alimentazione che potesse soddisfarlo e al tempo stesso migliorare il suo rapporto con il proprio corpo e il proprio peso. Ma non si tratta solo della difficoltà di intraprendere una dieta. Ricky Memphis racconta che, tra tutte quelle provate, nessuna ha realmente funzionato. E per lui non è neanche solo una questione di cibo, per Memphis è anche solo un piacere scegliere per esempio un ristorante, leggere un menu, prepararsi a mangiare insieme: lo fa stare bene. Tra gioia e sconforto, che equivalgono a libertà sul cibo e diete difficili, Ricky Memphis dice che la questa sua “ossessione” è legata alla sua profonda ansia. L’attore ammette di essere sempre preoccupato, di aver paura delle illusioni e delle delusioni, tanto da non riuscire a godersi i bei momenti della vita.

Ricky Memphis - cinematographe.it

Anzi, la sua preoccupazione lo assale proprio quando sta passando un periodo positivo, bloccato dalla paura che finisca presto o che venga sconvolto sconvolto da un evento negativo. Vittima della malinconia, il suo lavoro a volte aumenta il suo disagio: non essendo in sintonia con il proprio corpo, non piacendosi, la macchina da presa, che riprende una persona durante un film, in sfaccettature positive e negative, può aumentare questa sensazione. Una volta, ha raccontato l’attore, è finito in ospedale, anche a causa di impegni di lavoro che l’hanno portato a partecipare a 3 progetti quasi contemporaneamente. Da sette anni in terapia, Ricky Memphis crede che possa tutto essere collegato alla sua fede religiosa e al suo bisogno di spiritualità, che spesso gli dà quella serenità del quale ha bisogno e che a volte sente di trovare nel cibo. Vissuto in una famiglia anticlericale, ha sempre sentito un vuoto che ha cercato di colmare attraverso la religione, ma che l’ha portato a ricercare con ansia nel cibo una soddisfazione. Condizionato da questa propensione e sensazione di stress, Ricky Memphis crede che la terapia lo abbia aiutato ad essere un uomo migliore, insieme alla sua compagna e ai suoi figli. Ma anche che quell’ansia che lo tormenta è sempre in agguato.