Rita Hayworth: il matrimonio da favola col principe Aly Khan e i dettagli di un amore che fece scandalo a Hollywood [FOTO]
Ecco tutto quello che c'è da sapere sul matrimonio tra l'indimenticabile Rita Hayworth e il principe Aly Khan.
Ancora oggi è considerata una tra le più grandi star della storia del cinema, anche se nel corso della sua carriera non ha mai vinto un Oscar. È ricordata nell’immaginario collettivo come la prorompente e tentatrice Gilda, personaggio che portò con successo sullo schermo nell’omonimo film del 1946, ma che la confinò nel ruolo stereotipato della pin-up, offuscando così le sue doti recitative. Stiamo parlando di Margarita Carmen Cansino, in arte Rita Hayworth.
Nata a New York il 17 ottobre 1918, era figlia di Eduardo Cansino, un ballerino spagnolo originario di Castilleja de la Cuesta, in Andalusia, e di Volga Hayworth, una ballerina ed attrice statunitense di origini irlandesi ed inglesi. La Hayworth trascorse un’infanzia tutt’altro che felice, infatti il padre la sottrasse ben presto ai giochi per insegnarle il flamenco e, al compimento dei dodici anni, la portò con sé in tournée. Uno dei momenti più significativi della sua vita sono state senza dubbio le nozze con il principe Aly Khan.
Il matrimonio da favola tra Rita Hayworth e il principe Aly Khan
Dopo aver sposato Edward Charles Judson nel 1937 e Orson Welles nel 1943, Rita Hayworth si è sposata una terza volta il 27 maggio del 1949 con il principe Aly Khan, figlio del sultano Mahommed Shah, Aga Khan III, il capo dei musulmani sciiti Nizārī Ismaili, e dell’italiana Cleope Teresa “Ginetta” Magliano. Per lui, l’attrice mise fine alla sua carriera cinematografica. Il loro matrimonio è stato senza dubbio un matrimonio da favola.
Nonostante il grande successo di The Lady from Shangai, la carriera di Rita Hayworth era leggermente in declino. Gli agenti della Columbia Film erano molto preoccuparti così decisero di mettere in atto un piano che permettesse all’attrice di tornare sulla cresta dell’onda. Per farlo, ingaggiarono Elsa Maxwell, una famosa giornalista dell’epoca che a quel tempo era considerata la maga del pettegolezzo in quel di Hollywood. La giornalista venne sapere che il giovane principe Aly Khan era in crisi con sua moglie. La Maxwell, perciò, propose agli agenti della Columbia di combinare un incontro tra i due nello splendido paesaggio della Costa Azzurra. Rita Hayworth partì pensando che fosse un semplice viaggio promozionale.
Rita Hayworth e il principe Khan si incontrarono e scattò subito il colpo di fulmine, tant’è che nessuno li vide per tre giorni e per tre notti. Il 18 gennaio del 1949, il principe organizzò una conferenza stampa allo Chateau de l’Horizon, la spettacolare residenza vicino a Cannes di proprietà dell’imam, in cui annunciò le nozze con l’attrice. Nozze però di stampo mulsumane:
Dovrà essere un matrimonio celebrato secondo la religione maomettana e secondo le leggi del paese in cui ci sposeremo. La signorina Margarita non è maomettana e non credo che vorrà abbracciare la mia religione, ma gli eventuali figli dovranno farlo.
Dopo l’annuncio delle nozze, Elsa Maxwell si mise d’accordo con gli agenti della Columbia per spargere la voce che Rita Hayworth aveva firmato un contratto per un nuovo lungometraggio e che sarebbe dovuta tornare in tempi brevi in California. Il sultano Mahommed Shah, padre del principe Aly, smentì queste voci nel corso di un’intervista rilasciata ad un quotidiano inglese. Colpita nell’orgoglio, la Maxwell decise di intervistare il padre di Rita Hayworth, ma quest’ultimo si disse piuttosto propenso ad accettare questo nuovo matrimonio della figlia:
Chiariamo: per conto mio dovrò lavorare come prima. Per me va bene, purché mia figlia possa essere felice. Un principe indiano favolosamente ricco, come genero, non sarà meno piacevole di quell’intelligente ragazzo di Orson Welles.
A pochi mesi dalle loro nozze, Rita Hayworth e il principe Aly Khan erano ancora sposati legalmente con i loro rispettivi consorti: l’attrice con Orson Welles, mentre il principe con Joan Guinness, figlia di un lord inglese. Khan riuscì a velocizzare le pratiche del divorzio e in sole sei settimane ebbe il via libera per risposarsi. La Guinness rinunciò agli alimenti e anche alla custodia dei figli. Il divorzio, invece, tra Rita Hayworth e Orson Welles andò un po’ per le lunghe per questioni burocratiche. Nell’aprile del 1949, la coppia annunciò che le nozze si sarebbero tenute a maggio, ma senza specificare la data. L’attrice rivelò alla stampa che la cerimonia si sarebbe tenuta allo Chateau de l’Horizon, ma l’Aga Khan aveva imposto alla coppia di tenerla nella sfarzosa residenza di Cap d’Antibes.
Le nozze civili si tennero nel municipio di Cannes. Gli invitati erano circa cinquecento anche perché l’attrice, per non sentirsi schiacciata dagli ospiti aristocratici di suo marito, aveva invitato ogni singola persona che conosceva. Durante il ricevimento vennero serviti 110 chili di caviale e 600 bottiglie di champagne, intorno a una piscina in cui erano stati versati 52 litri di colonia così da rendere l’acqua profumata. I neo sposi tagliarono la torta con un’antica spada in vetro, mentre Yves Montand cantava per loro. I devoti sciiti dell’Aga Khan, nel consueto abito indiano, sfilarono per baciare i piedi di Rita Hayworth – seduta sul trono – e per lasciarle i doni. Al momento del fatidico sì, l’attrice era inoltre già incinta di due mesi.
Il sultano Mahommed Shah, nonostante avesse dato il suo benestare alle nozze, non era molto convinto dell’autenticità dei sentimenti di Rita Hayworth nei confronti di suo figlio Aly e che lo avesse sposato per vivere una vita agiata. Aly, d’altra parte, era inadeguato a ricoprire il ruolo di futuro Imam per via dei suoi vari vizi, tra cui il gioco d’azzardo. La coppia iniziò a spendere molto di più di quanto si potessero permettere. Dopo la nascita di sua nipote Yasmin il 28 dicembre 1949, l’Aga Khan ordinò a suo figlio di mettere fine alla sua vita dissoluta per intraprendere un tour di tre mesi nelle comunità Ismaili in Africa insieme alla sua nuova moglie.
Un viaggio che si rivelò fatale per la coppia, non solo per i frequenti litigi, ma anche per problemi “logistici”: l’attrice non poteva partecipare alla maggior parte degli incontri che Aly doveva sostenere da solo con i seguaci del padre, così molto spesso si ritrovava a passare le giornate da solo in quel di Zanzibar o in quel di Nairobi. Il principe Aly, come è stato riportato da fonti certi, tradì sua moglie in più di una circostanza durante il soggiorno in Africa. La Hayworth, già intenzionata a chiedere il divorzio, partì per gli Stati Uniti con l’intenzione di rimanerci ma rassicurò sia suo suocere che suo marito che si trattava solo di un viaggio di piacere e che sarebbe tornata dopo pochi giorni. Giunta in America, l’attrice prima contattò gli studios per annunciare la sua disponibilità a tornare sul set, poi iniziò le pratiche per il divorzio. L’unica richiesta che fece al principe Aly fu quella di istituire un fondo fiduciario di tre milioni per Yasmin. L’Aga Khan si reputò offeso dalla richiesta perché non avrebbe mai diseredato la nipote.
Dopo il divorzio, Rita Hayworth e Aly Khan si incontrarono una volta sola, a Neuilly, S. Seine, in Francia, nel 1952, a casa di lui. Decisero di fare pace per il bene della loro figlia. Nel 1957, Aly Khan, all’apertura del testamento del padre deceduto, scoprì che il titolo di Aga Khan era passato direttamente a Karim, il suo figlio maggiore avuto con la prima moglie Joan, saltando quindi una generazione. Trovandosi spiazzato e privato del ruolo che aveva atteso sin da bambino, accettò l’offerta di diventare ambasciatore del Pakistan negli Stati Uniti. Nel 1981 Rita Hayworth, malata di Alzheimer, fu dichiarata incapace di intendere e di volere e Jasmin ne divenne la tutrice. L’attrice morì a 68 anni il 14 maggio del 1987 e il presidente Reagan la ricordò con una dichiarazione ufficiale commossa (morirà della stessa malattia anche lui, nel 2004). Aly Khan morì molto prima, il 12 maggio 1960, in un incidente d’auto a Suresnes, in Francia.