Rita Wilson spiega come lei e Tom Hanks abbiano contratto il Coronavirus
La moglie di Tom Hanks spiega qualcosa in più sulla loro situazione.
La moglie di Tom Hanks, Rita Wilson, ha spiegato in un video come lei e il marito si siano ritrovati positivi al COVID-19
Rita Wilson è la moglie del più famoso Tom Hanks, pur essendo lei attrice. La coppia di sposi ha contratto il Coronavirus nel bel mezzo della pandemia e sono stati curati nella nazione dove si trovavano in quel momento, l’Australia.
Circa un mese fa, dunque, quando la pandemia da coronavirus ha iniziato a diventare grave negli Stati Uniti, gli attori sono stati tra le prime celebrità a rivelare la notizia della positività. All’epoca erano in Australia a girare uno dei film di prossima uscita di Hanks e sono stati testati piuttosto rapidamente. Sia Hanks che Rita Wilson sono stati messi in quarantena in un ospedale in Australia e venivano costantemente monitorati.
Coronavirus: Tom Hanks e la moglie rassicurano i fan
Un paio di settimane dopo, sono riusciti a tornare a casa negli Stati Uniti per finire le terapie e il recupero, e ora sono liberi dal virus. Martedì mattina la Wilson ha parlato dell’esperienza che ha recentemente vissuto e ha spiegato come lei e suo marito abbiano, innanzitutto, contratto il COVID-19. È stato proprio come è accaduto a tante altre persone che sono risultate positive al virus negli ultimi due mesi: sono semplicemente venuti a contatto con qualcuno che lo aveva, anche se non sono ancora sicuri di chi possa essere stato a trasmetterlo.
Ovviamente è stato qualcuno a cui sia io che Tom siamo stati esposti allo stesso tempo. Non sappiamo quando sia accaduto di preciso o dove. Ma tutto quello che posso dire è, tutti i nostri contatti stretti, la famiglia, il nostro team di lavoro, nessuno è risultato positivo.
A Rita Wilson è stato anche cosa pensa che accadrà ora che ha superato il COVID-19. Se secondo lei e il marito averlo superato significa o meno che sono immuni. Secondo l’attrice questa è la teoria prevalente, ma nessuno lo sa per certo.
Beh, questo è quello che ci hanno detto che dovrebbe accadere ed è questa la convinzione di tutti. Recentemente abbiamo fatto parte di uno studio in cui abbiamo donato il nostro sangue e stiamo aspettando di sapere se i nostri anticorpi saranno utili nello sviluppo di un vaccino, ma vogliamo anche sapere se siamo in grado di donare plasma, che può essere usato come donazione per altri che sono al momento positivi, perché – magari – adesso siamo immuni.