Riz Ahmed contro i bombardamenti di Israele su Gaza: “Crimini di guerra”

Riz Ahmed è una delle star di più grande rilievo degli ultimi anni, emblema di una inclusività culturale ormai aperta e fluida. La star di The Sound of Metal si è recentemente aperta in modo piuttosto chiaro riguardo il conflitto che sta piagando la striscia di Gaza: essenzialmente, si tratta di uno degli episodi della storia ormai quasi centenaria che vede una guerra di territorio tra la Palestina e lo Stato di Israele.

La posizione di Riz Ahmed non lascia troppo adito a dubbi: l’attore non vuole morti, non vuole vedere innocenti colti nei bombardamenti, il suo auspicio è la pace quanto prima.

Riz Ahmed e la sua posizione molto chiara riguardo i bombardamenti di Israele su Gaza

Ahmed ha usato i social per esprimere apertamente la sua opinione riguardo il conflitto, richiamando tutti alla loro umanità più vera e profonda. La caption sul suo post Instagram è chiara: i bombardamenti sui civili sono veri e proprio crimini di guerra. “Ci dicono che ci sono due puntini vista diversi per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Israele e Palestina” scrive l’attore, continuando: “Ma nel mio cuore, so che ce n’è solo uno – il lato della nostra umanità.Quello che è successo in Israele la scorsa settimana è stato orribile e sbagliato. Il dolore e la paura che molti stanno provando sono profondi e reali. Quello che sta accadendo a Gaza ora, e che accade in Palestina sotto l’Occupazione da decenni, è orribile e sbagliato. Questa sofferenza non può essere ignorata.”

“Se guardiamo in una sola direzione, ci inoltreremo ancora più a fondo nell’oscurità. Ma è esattamente ciò che sta accadendo in questo momento“, ha chiarito in conclusione Ahmed. “Ci viene chiesto di voltare lo sguardo mentre i civili di Gaza, metà dei quali sono bambini, stanno esaurendo il tempo. Chi è dalla parte dell’umanità deve alzare la propria voce per cercare di evitare la perdita di altre vite innocenti mettendo fine al bombardamento indiscriminato dei civili a Gaza. Questi sono crimini di guerra moralmente indifendibili.”