Robert De Niro con la nomination di Killers of the Flower Moon segna un record atipico
L'intenso dramma di Martin Scorsese ha ricevuto ben 10 nomination agli Oscar.
Robert De Niro è un attore, regista e produttore cinematografico americano nato in particolare a New York il 17 agosto 1943. Parliamo di un personaggio di punta dello star system hollywoodiano, una vera e propria leggenda vivente che, il prossimo anno, il 2025, raggiungerà i 60 anni di carriera. Insomma, un mito che, con il tempo, ha saputo reggere in maniera inossidabile, riuscendo tra l’altro a variare moltissimo con i generi di riferimento, sfociando in alcuni casi anche in titoli estremamente commerciali e mainstream. Difficile racchiudere, in poche parole, i grandi successi che lo hanno visto presente da Taxi Driver (1976) a C’era una volta in America (1984), fino a passare per The Untouchables – Gli intoccabili (1987), Cape Fear – Il promontorio della paura (1991) e molti altri ancora.
Killers of the Flower Moon è stato presentato al Festival di Cannes 2023
Detto questo, l’ultimo lungometraggio di Martin Scorsese ovvero Killers of the Flower Moon ha segnato l’ennesimo colpo vincente di Robert De Niro, che ha interpretato la parte, fastidiosa e opprimente, di William Hale, il perfido antagonista del film. Grazie alla sua incredibile performance, ancora una volta, l’attore ha ricevuto una nomination agli Oscar (la nona per l’esattezza), questa volta come Miglior attore non protagonista concorrendo contro Ryan Gosling (Barbie), Mark Ruffalo (Povere creature!), Sterling K. Brown (American Fiction) e Robert Downey Jr. (Oppenheimer).
Mentre è inevitabile che Robert De Niro dovrà sudare parecchio con la vittoria (specialmente perché il nome di Downey Jr. è particolarmente difficile da superare), The Independent ci segnala un record importante che l’attore ha comunque raggiunto a prescindere. Difatti è l’attore che presenta la maggiore distanza temporale tra la sua prima nomination agli Academy Awards, come Miglior attore non protagonista per Il padrino – Parte 2, nel 1975 (che vinse) e quella di quest’anno, quindi 2024. Intercorrono ben 49 anni che superano di un anno Katherine Hepburn che invece presentò un arco temporale di 48 anni tra La gloria del mattino (1934) e Sul lago dorato (1982).
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