Robert Downey Jr difende la sua blackface in Tropic Thunder
"C'era intesa con il pubblico" dichiara l'attore, uno dei protagonisti di questa stagione dei premi.
Non è la prima volta che Robert Downey Jr. difende la blackface presente in Tropic Thunder, il film del 2008 diretto da Ben Stiller in cui ha interpretato un attore australiano di nome Kirk Lazarus particolarmente fissato col proprio lavoro che, per il suo prossimo ruolo, si è preparato sottoponendosi a un intervento per diventare nero. La commedia valse a Robert Downey Jr. una nomination agli Oscar, ma negli anni successivi suscitò svariate polemiche.
Robert Downey Jr elogia la blackface di Tropic Thunder per “inveire contro ingiusti luoghi comuni”
L’attore ha sempre difeso la sua interpretazione del personaggio, anche recentemente. Invitato al podcast di Rob Lowe, la star di Iron Man è tornato sullo spinoso argomento, partendo dalla sitcom degli anni 70 All in the family (Arcibaldo).
La serie, creata da Norman Lear e andata in onda dal 1971 al 1979, fu rivoluzionaria nel suo approccio ad argomenti come la razza e la giustizia sociale, portando su schermo la prospettiva di un patriarca bigotto per respingere e criticare le sue opinioni. Robert Downey Jr. ha spiegato a Lowe il suo punto di vista secondo cui sia la sitcom che Tropic Thunder hanno fatto scelte specifiche per evidenziare, attraverso l’umorismo, quanto fossero sbagliate queste scelte.
Riferendosi a un messaggio trasmesso prima delle repliche di All in the family, l’attore ha detto: “La gente dovrebbe cercarlo, esattamente di cosa si tratta, perché è un antidoto a questa dipendenza da clickbait e al rancore che le persone sembrano provare verso tutto in questi giorni.” Il disclaimer recita: “Il programma che state per vedere cerca di gettare un riflettore umoristico sulle nostre fragilità, pregiudizi e preoccupazioni. Rendendoli fonte di risate, speriamo di mostrare – in modo maturo – quanto siano assurdi”.
Downey Jr. ha aggiunto: “Ehi, questo è il motivo per cui stiamo facendo queste cose che potresti separare e dire che sono sbagliate e cattive. C’era un’intesa con il pubblico, e non dico che il pubblico non capisca più nulla, sto dicendo che le cose sono diventate molto confuse. Lo spirito con cui Ben Stiller ha diretto, scelto e girato Tropic Thunder era, essenzialmente, quello di un’invettiva contro tutti questi cliché che non sono giusti e che sono stati perpetuati per troppo tempo“.