Robert Downey Jr. e l’esperienza in prigione: dietro alle cause della detenzione un’infanzia difficile e dolorosa
Prima di incontrare la sua attuale moglie, Robert Downey Jr. non si fece mancare la reclusione in carcere.
Dal paradiso all’inferno e poi di nuovo ancora in paradiso. Le vicende personali di Robert Downey Jr. sarebbero degne di un vero supereroe. Fin da bambino la sua vita ha subito mille scossoni: a 5 anni calcava per la prima volta il set di un film, Pound (1970), a 6 sorseggiava vino bianco e fumava marijuana a casa, incoraggiato dal padre, a 8 era un tossicodipendente. Come da egli stesso dichiarato in un’intervista a The New Breed, quando lui e il papà si drogavano insieme, era come se il genitore provasse a esprimergli amore nell’unico modo a lui noto. La droga circolava liberamente nella abitazione di famiglia.
Robert Downey Jr.: i tormenti dell’infanzia
Robert Downey Jr. veniva da una famiglia di artisti. Suo padre – Bob Downey Sr. – era un regista d’avanguardia in un periodo dove la controcultura underground prosperava. Sua madre, l’attrice Elsie Downey, aveva imboccato la spirale discendente della dipendenza da alcool, che avrebbe, infine, portato al divorzio dei genitori, nel 1978.
Quando i coetanei andavano normalmente a scuola, un 16enne Robert Downey Jr. la mollò per concentrarsi sulla recitazione. Era imprevedibile e si mise spesso nei guai con la legge. Nel 1996 finì sotto arresto per detenzione di eroina, cocaina e una pistola .357 Magnum (scarica). Quindi, il mese seguente, mentre era sempre in libertà vigilata, irruppe nella residenza di un vicino mentre era ubriaco e si addormentò nella camera di un bambino. I giudici della California stavano esaurendo la pazienza. Aveva violato la libertà vigilata in ben tre occasioni, non presentandosi ai test antidroga.
In tribunale Robert Downey Jr. ricomparve nel 1999 e si beccò una condanna a tre anni di galera. Tuttavia, nel 2001 gli concessero la libertà vigilata e finì in riabilitazione. Poi arrivò l’incontro con Susan, produttrice di Hollywood. Tra i due scattò subito la scintilla e fu proprio la donna a fargli assumere le sue responsabilità: o avrebbe smesso di drogarsi o l’avrebbe persa. L’aut aut ha funzionato: convolati a nozze nel 2005, ancora oggi stanno insieme.