Roberto Benigni e il suo desiderio di tornare al cinema: “Vorrei girare un piccolo film”

A distanza di quasi vent'anni dalla sua ultima opera (La tigre e la neve, 2005), Roberto Benigni ha espresso il suo desiderio di dirigere un nuovo film.

Roberto Benigni sembra avere un sogno nel cassetto, vale a dire tornare a dirigere. Durante la sua lectio magistralis in occasione della consegna del dottorato di ricerca honoris causa in Belle Arti nella sede romana dell’Università di Notre Dame, l’attore – vincitore dell’Oscar come miglior attore protagonista nel 1999 per l’interpretazione nel film (da lui stesso diretto) La vita è bella – ha espresso il suo desiderio di tornare quanto prima dietro la macchina da presa, a distanza di vent’anni dalla ultima opera da regista La tigre e la neve, uscita nelle sale nel 2005.

Roberto Benigni e il suo desiderio di tornare a dirigere un film

Roberto Benigni; cinematographe.it

Mi piacerebbe tanto fare un film. Mi spinge sempre più anche il fatto che al cinema escano tante cose belle e allora viene voglia di farle anche a te”, ha esordito Roberto Benigni. “Ho avuto tante offerte in Italia e ne ho tanta voglia, anche se non mi sono mai fermato, ho fatto altre cose. Mi piacerebbe girare una piccola opera personale, che abbia il senso del nostro tempo. Un’opera che si prenda il cuore del mio cuore. Siamo circondati da eventi possenti che non si possono sentire. Gioia e dolore si sovrappongono. La cosa più grande di un artista è regalare una gioia. Mi piacerebbe girare un piccolo film in cui lasciarsi andare a un momento di felicità e spensieratezza“, ha aggiunto.

Roberto Benigni ha poi sottolineato il buon momento del cinema italiano: “La porta per il cinema è sempre aperta. E’ un bel momento, Paola Cortellesi, Matteo Garrone che con Io capitano sta in buonissima posizione per gli Oscar, ho cercato di sostenere il suo film con tutte le mie forze. Mi piacerebbe realizzare un film pieno di sentimenti anche a me”. Roberto Benigni manca sul grande schermo dal 2019, quando ha interpretato Geppetto nella rivisitazione di Matteo Garrone della favola di Pinocchio, ruolo che gli è valso la candidatura come miglior attore non protagonista ai David di Donatello 2020.