Roberto Brunetti e la tormentata vita privata: dall’addio a Monica Scattini all’arresto per droga i retroscena della morte di “Er Patata”
Decisioni sbagliati ed episodi sfortunati ne hanno condizionato l'esistenza.
Come un fulmine a ciel sereno, venerdì sera, intorno alle 22.30, si è spento Roberto Brunetti, conosciuto dal grande pubblico con il soprannome di Er Patata. L’attore è stato trovato senza vita presso il suo appartamento in zona Tiburtina, a Roma. Da poco 55enne, aveva da tempo abbandonato le luci dei riflettori, che lo avevano reso una celebrità nazionale grazie a film quali Fuochi d’artificio di Leonardo Pieraccioni, Paparazzi di Neri Parenti e Romanzo Criminale. Nel lungometraggio diretto da Michele Placido, incentrato sulla famigerata Banda della Magliana, aveva vestito i panni di Aldo Buffoni.
Una vita di successi e ricadute
Tra le ultime apparizioni sul piccolo schermo, lo ricordiamo negli studi di Pomeriggio Cinque circa un anno fa. Invitato in qualità di ospite, Roberto Brunetti parlò dei problemi economici che stava attraversando, dell’attività commerciale intrapresa e poi chiusa a seguito della pandemia, ma anche di complicazioni di salute. In passato era finito dietro le sbarre per questioni di droga, raccontati a Barbara D’Urso insieme alla relazione con la storica moglie Monica Scattini, interprete scomparsa nel 2015.
In precedenza, durante il 2019, Roberto Brunetti raccontò alla conduttrice napoletana la depressione e il rapporto con le sostanze stupefacenti. Come da egli raccontato, nel 2009 fu prosciolto dai capi d’accusa: le dosi sequestrate erano per uso personale. In seguito, decise di aprire una pescheria, senza però far mai decollare l’attività, tanto da essere costretto a chiuderla.
I guai con la legge proseguirono, nel momento in cui Roberto Brunetti fu sorpreso in possesso di sostanze stupefacenti e finì agli arresti. Gli confiscarono un po’ d’erba: la disperazione – raccontava allora – spinge a fare delle stupidaggini che uno paga. Condannato a due anni di reclusione, 6 a casa e 6 in carcere, scontò la pena fino in fondo. In conclusione del dialogo con la presentatrice riservò un pensiero alla figlia Giulia, avuta dal matrimonio con Monica Scattini, e confidò il suo desiderio di riprendere a lavorare. Era determinato a ricominciare daccapo ed essere un buon padre.
Sui sopravvenuti disagi economici Roberto Brunetti prese di nuovo parola a Pomeriggio Cinque nel gennaio 2021. In quell’occasione spiegò di vivere con il reddito di cittadinanza. Talvolta glielo alzavano e talvolta glielo abbassavano, perché percepiva qualcosa dal cinema, i diritti di immagine, la SIAE. Successivamente a problemi di salute, Er Patata non era stato più in grado di esercitare la sua professione. Aveva l’esigenza di una protesi al ginocchio e di una all’anca. Pertanto, cessò la pescheria, sicché non aveva assolutamente modo di lavorare e non c’era nessuno in grado di sostituirlo.
Roberto Brunetti e Monica Scattini sono stati sposati per 16 anni. Conosciutisi nel 1995, intrapreso subito la convivenza, a dispetto della differenza d’età di 10 anni, che non ha mai rappresentato un ostacolo. Poi nel 2011 lui decise di troncare la storia. Ai microfoni si disse molto dispiaciuto della sua morte, memore dei bei momenti vissuti insieme. Dell’attuale vita privata non erano noti i dettagli. Secondo le notizie più recenti era legato a una donna, la stessa che la sera del decesso ne ha dato l’allarme.