Rocco Siffredi disperato in lacrime: “A causa del mio lavoro la mia famiglia ha dovuto portare una croce”

Ospite di Verissimo, Rocco Siffredi non è riuscito a trattenere le lacrime parlando dell'amore incondizionato della sua famiglia.

Accompagnato dalla moglie Rosa, Rocco Siffredi è stato ospite lo scorso 6 ottobre di Verissimo, il rotocalco di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin. Un’occasione per svelare nuovi retroscena e dettagli del suo vissuto, già raccontati in tv in gran parte con la serie Netflix Supersex. Nel parlare dell’amore incondizionato che prova per la sua famiglia – “Oggi voglio dedicarmi solo a mia moglie e ai miei figli“, ha dichiarato – il pornodivo è scoppiato in lacrime.

Rocco Siffredi disperato in lacrime a Verissimo

Rocco Siffredi, davanti a Silvia Toffanin, ha confessato di non essere per niente sereno oggi. “Il mondo cambia e il mio lavoro non è stato facile per mia moglie. Ho sempre pensato “Sarà davvero contenta?” I miei figli mi adorano, ma dentro di me sento che la società… non è facile” ha dichiarato, prima di scoppiare in lacrime. Il pornodivo ha poi spiegato il motivo del suo malessere: “Sento che per colpa della mia scelta, che è una croce, avessi messo mia moglie e i miei figli a tirare questa croce con me. Loro non l’hanno scelta. Loro mi amano, mi aiutano. Mio figlio era fidanzato con una ragazza, lei lo lasciò perché i genitori non volevano che stessero insieme. Vedere mio figlio soffrire perché il papà rappresenta qualcosa che gli altri non accettano, è difficile”. Rocco Siffredi ha confessato di vivere una doppia difficoltà: Da quando è uscita la serie per la quale ho ritoccato tutti i punti della mia vita, mi sono sentito in difficoltà a reagire a tutto ciò. Ho difficoltà a ritrovare relax. La cosa difficile è stata fare il porno e avere una famiglia. Non è facile“.

Sua moglie, nonostante tutte le difficoltà, è sempre rimasta al suo fianco: “Io volevo stare con lui, vedevo lui ed ero innamorata. Pensavo solo al nostro amore, il suo era solo un lavoro. Non è stato facile per i pregiudizi, anche per i miei figli. Ma non ho mai voluto che abbandonasse“. Rocco Siffredi, a questo proposito, ha aggiunto: “Nonostante tutto, ha accettato il mio lavoro e mi ha detto “Fallo e fallo bene”. Sa, vedeva, non è che immaginava. Quando torni a casa, da uomo, la vedi, ti guarda e quegli occhi cercano di capire “Oggi hai solo lavorato o no?”. Quella roba lì, ripetuta tutti i giorni, logora dentro. Lei è tanto forte, non traspare nulla“.