Roma: standing ovation per il film di Alfonso Cuarón al NYFF
Il pubblico del New York Film Festival si emoziona dopo la visione di Roma. Il film di Alfonso Cuarón riceve una standing ovation di due minuti
Standing ovation per Roma di Alfonso Cuarón: al New York Film Festival il pubblico si alza per due minuti in piedi
Nemmeno il pubblico del New York Film Festival ha resistito alla grande emozione che lascia addosso Roma, l’ultima fatica di Alfonso Cuarón (Gravity, I figli degli uomini). Il film, premiato con il Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia 2018, ha fatto alzare in piedi gli spettatori newyorkesi per due minuti. Roma è in bianco e nero, girato in lingua spagnola e si ispira alla vita vissuta dal regista messicano. Il film è considerato il progetto più personale del regista fino ad oggi: la sceneggiatura è una lettera d’amore per la tata che lo ha aiutato a crescere. “Sono sempre felice di essere al New York Film Festival“, ha detto il regista. “È un festival che celebra davvero il cinema per quello che deve essere“. Ambientato nel quartiere borghese di Roma, a Città del Messico, il film racconta la storia di una collaboratrice domestica (interpretata da Yalitza Aparicio) che aiuta a crescere i figli di una famiglia sull’orlo del divorzio. Una storia di vita di tutti i giorni, che emoziona e offre un’esperienza cinematografica poetica e sorprendente.
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Il regista ha insistito sul fatto che Roma non è un film politico, anche se è ambientato durante gli scontri in strada tra Stati Uniti e Messico. Quella di Roma è una storia universale, ha poi aggiunto Cuarón: “L’esperienza umana è la stessa ovunque tu sia. I confini dovrebbero essere una celebrazione dei diversi colori di cui è fatta l’umanità. Non dovrebbe riguardare le divisioni. Spero che attraverso il film le persone saranno in grado di riconsiderare il proprio giudizio sulle persone che hanno un altro colore della pelle o che hanno un’educazione diversa dalla propria”, ha aggiunto Alfonso Cuarón prima della proiezione di Roma. “Ci sono così tanti fattori sociali da considerare. Quello che conta di più sono il cuore e i sentimenti delle persone.”