Rust: Alec Baldwin chiede di far cadere le accuse di omicidio
Secondo i legali dell'attore Alec Baldwin, i pubblici ministeri avrebbero violato le regole nell'acquisizione degli atti forniti dall'accusa per Rust.
Alec Baldwin, tramite i suoi avvocati, ha richiesto di far cadere l’accusa di omicidio colposo per la sparatoria sul set di Rust. Secondo i legali dell’attore, i pubblici ministeri avrebbero violato le regole nell’acquisizione degli atti forniti dall’accusa, commettendo un grave abuso.
Rust: cosa è successo sul set del film?
La vicenda dell’omicidio sul set del film Rust si arricchisce di un nuovo capitolo con la mossa legale di Baldwin. I suoi avvocati hanno esortato un giudice del New Mexico a respingere l’accusa del gran giurì contro l’attore per la sparatoria mortale sul set, in cui perse la vita la direttrice della fotografia Halyna Hutchins.
Baldwin, protagonista di Rust, che si dichiara innocente, ha avanzato questa richiesta tramite i suoi legali. Questi ultimi hanno accusato i pubblici ministeri di aver acquisito illegalmente le prove fornite dall’accusa, sostenendo che ciò abbia distolto l’attenzione dalle prove a favore dell’attore e dalle testimonianze che lo supportano.
Inoltre, si è appreso che i produttori di Rust sarebbero in ritardo di nove mesi nel pagamento dovuto al marito e al figlio di Halyna Hutchins. I termini prevedevano il completamento del film e i pagamenti agli eredi di Hutchins, inclusi fondi assicurativi e una parte dei profitti.
Tuttavia, secondo una dichiarazione del tribunale, l’intero pagamento avrebbe dovuto essere effettuato il 13 giugno 2023, ma ciò non è avvenuto. Ancora non si riesce a capire il motivo del ritardo nel pagamento, considerando che il film è ormai concluso.
La situazione legale e finanziaria legata a Rust continua quindi a essere complessa e ancora lontana da una risoluzione definitiva.
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