Ryuichi Sakamoto e la malattia contro cui combatteva dal 2014: tutto ciò che sappiamo sul cancro che l’ha stroncato a 71 anni
Il compositore e musicista si è spento lo scorso 28 marzo, lasciando un'eredità artistica incalcolabile: tra i lavori meglio riusciti, la colonna sonora de L'ultimo imperatore.
Il Giappone e il mondo dell’arte nella sua globalità sta piangendo in questi giorni la scomparsa del musicista e compositore Ryuichi Sakamoto. Venuto a mancare lo scorso 28 marzo a Tokyo, ha lasciato un contributo indelebile nell’industria del grande schermo. Il punto più alto lo ha toccato nel 1987, quando si è aggiudicato un Oscar e un Grammy per la colonna sonora del film L’ultimo imperatore. L’uomo combatteva da anni contro vari problemi di salute, fino al decesso, avvenuto all’età di 71 anni.
La malattia di Ryuichi Sakamoto
Il talento di Ryuichi Sakamoto gli ha permesso di scrivere delle pagine memorabili sul grande schermo. La sua sensibilità fuori dal comune è stata alla base di opere favolose, arrivate dritte al cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Pertanto, la triste notizia degli ultimi giorni ha creato profondo dispiacere.
Allo stesso modo, chi ne seguiva le vicende personali era ben consapevole di quanto il suo quadro clinico fosse critico. Perché tutto si può dire, tranne che la dipartita sia stato un fulmine a ciel sereno. Da diverso tempo ormai era noto il calvario affrontato da Ryuichi Sakamoto.
L’inizio della fine per Ryuichi Sakamoto risale al 2014, anno in cui ricevette la diagnosi di cancro alla gola. Dopo una serie di interventi, alla fine era riuscito a sconfiggere il brutto male, come dichiarato in occasioni pubbliche. Poi, però, nel 2021 scoprì di avere il tumore al retto, più aggressivo rispetto al caso precedente.
Nel mese di giugno del 2022 Ryuichi Sakamoto aveva raccontato che si era diffuso in altre parti del corpo ed era al quarto stadio, il peggiore nella scala di gravità. Rivelò di trovarsi alla fase terminale e la dipartita pone fine a un periodo pieno di sofferenze. I fan stanno oggi esprimendo le condoglianze alla famiglia, delusi dall’amaro epilogo di una vita comunque costellata di successi.