SalinaDocFest 2020: le date e la giuria del festival a Roma e a Salina
Ad aprire il festival a Roma sarà Faith di Valentina Pedicini, a Salina sarà La nostra strada di Pierfrancesco Li Donni.
Anche Jasmine Trinca farà parte della giuria del SalinaDocFest 2020, festival del documentario narrativo atteso a Salina e a Roma nel mese di settembre.
Sono state annunciate le date del SalinaDocFest 2020, nuova edizione del festival del documentario narrativo che dal 2011 riunisce in Sicilia addetti ai lavori e semplici appassionati. A partire da quest’anno, poi, l’evento si allarga anche a Roma ed avrà luogo nella splendida cornice dell’Orto Botanico della capitale.
Per quanto riguarda la capitale, il festival sarà inaugurato da Faith, docufilm di Valentina Pedicini già in concorso all’IDFA (International Documentary Film Festival Amsterdam). Al centro dell’opera vi sono i cosiddetti Guerrieri della Luce, comunità guidata da un maestro di kung fu, con cui la regista ha vissuto per mesi proprio per documentare la loro quotidianità. Le colline marchigiane fanno da sfondo alla loro costante pratica delle arti marziali, attraverso cui i guerrieri tenteranno di combattere la battaglia per portare la Luce nel mondo, in nome della fede cristiana.
Spostandoci a Salina, invece, ad aprire il festival sarà La nostra strada di Pierfrancesco Li Donni, vincitore al Biografilm Festival come Miglior film. Al centro della narrazione troviamo quattro ragazzi siciliani, seguiti dal regista mentre affrontano l’ultimo anno di scuola media ed iniziano a riflettere sul loro futuro.
Le opere selezionate per il SalinaDocFest 2020 punteranno a conquistare il Premio Tasca d’Oro ed il Premio Signum del Pubblico, assegnato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado Educandato Statale Maria Adelaide di Palermo, insieme all’Associazione Culturale Officina Immagine.
L’appuntamento a Roma è per i giorni che vanno dal 18 al 20 settembre 2020, mentre a Salina l’evento si terrà dal 24 al 26 dello stesso mese. Nella giuria del festival, che quest’anno ha come tema i giovani, troviamo Richard Copans, Catherine Bizern e Jasmine Trinca. La direttrice del festival, Giovanna Taviani, ha così commentato il tema della XIV edizione:
I giovani che hanno riportato al centro del dibattito mondiale la difesa dell’ambiente, della cultura e della solidarietà, che mai come adesso è attuale e necessaria. Non avrei mai immaginato che l’emergenza coronavirus avrebbe posto fine in maniera così perentoria al secolo del 900, il secolo dei padri, e ribaltato in maniera così netta il rapporto tra vecchi e giovani. La rinascita del pianeta dovrà fare i conti con una nuova Età giovane, se non vorremo ricommettere gli errori del passato. Un ritorno agli albori della civiltà, dove i figli dovranno ripensare alle scelte dei padri e unirsi in una “social catena” per opporre al linguaggio della violenza il ritorno a un paese normale, fondato sulla cultura, sul rispetto per l’ambiente e sulla parola futuro. Per questo vogliamo proporre le storie fluide e aperte dei giovani del nuovo millennio, che si oppongono ai muri con l’immaginazione, provando a saltare gli ostacoli con le ali di una nuova fantasia”.