Sam Worthington e quegli anni vissuti in un’automobile, prima del successo di Avatar: “James Cameron mi ha cambiato la vita”
C'è stato un tempo in cui Sam Worthington abitava in auto. La parte ottenuta in Avatar gli ha cambiato la vita e ripensando alle difficoltà affrontate l'attore esprime gratitudine verso James Cameron.
Sam Worthington è uno degli attori più corteggiati dai registi di Hollywood, ma non è sempre stato tutto rose e fiori. Molti fan ignorano completamente che viveva nella sua auto, quando James Cameron gli comunicò l’intenzione di scritturarlo nel film campione d’incassi Avatar. Il ruolo di Jake Sully gli ha permesso di svoltare e ancora oggi l’interprete prova un forte senso di gratitudine verso il cineasta.
Sam Worthington: sotto l’ala di James Cameron
In un’intervista al Times of India, Worthington ringraziò Cameron per avergli concesso l’opportunità, nonostante non avesse un curriculum di prim’ordine. Si disse detto estremamente orgoglioso di aver fatto parte del progetto.
All’epoca Sam Worthington non credeva fosse possibile ripetere l’esperienza, anche se non escludeva nulla. Sentiva di aver appena iniziato il viaggio. Desiderava andare lontano. Avendo affrontato diversi alti e bassi, si diceva pronto per qualunque sfida gli avrebbero posto. Ed era disposto a vivere nuovamente nella sua macchina. La realtà supererà ogni fantasia.
Sempre Cameron lo raccomandò a McG per Terminator Salvation, in cui Sam Worthington recitò da co-protagonista, al fianco di Christian Bale. Da lì il percorso fu in discesa. Tra le produzioni più importanti alle quali ha preso parte emergono Scontro tra titani, La furia dei titani, 40 carati, Sabotage, Cake (con Jennifer Aniston) e La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson nel 2016.
Inoltre, ha completato le riprese di The Georgetown Project, con Russell Crowe e Samantha Mantis. Insomma, la perseveranza ha infine dato i propri frutti, con la star del grande schermo che vanta oggi un patrimonio di circa 30 milioni di dollari. Avatar 2 permetterà di tornare a collaborare con James Cameron, colui che per primo ha creduto nelle sue capacità. Anche quando non aveva un tetto sotto cui vivere.