Sanremo 2025 – Francesca Michielin torna a parlare della nefrectomia: “avevo dolori terribili, mi sono chiesta se avrei cantato ancora”
Francesca Michielin ha temuto che fosse la fine del sogno: il Festival di Sanremo 2025 l'ha riportata in scena.
Il palco dell’Ariston l’ha vista crescere, ora la vede tornare. Francesca Michielin non porta solo una canzone, porta la sua storia, quel pezzo di vita che un anno e mezzo fa l’ha travolta senza preavviso. Un’operazione, la paura, il corpo che non risponde. La musica che sembra sfuggire di mano.
Sanremo 2025, Francesca Michielin: i dolori per la nefrectomia
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Non addolcisce i ricordi, non cerca giri di parole in conferenza stampa. C’erano giorni in cui il diaframma sembrava una gabbia, dolori che spezzavano il fiato, momenti in cui l’unico pensiero era capire se qualcosa sarebbe mai tornato al suo posto. Come se qualcuno le stringesse il torace dall’interno, lasciandole solo respiri a metà. Cantare era l’ultimo dei problemi: prima bisognava solo riuscire a stare in piedi, a sentire il corpo come un alleato e non come un ostacolo. E invece per mesi ogni passo è stato cauto, ogni sforzo una domanda: posso farcela?
La prima volta che ha scelto di parlarne lo ha fatto quasi per caso, davanti ad Alessandro Cattelan, con il sorriso di chi ha deciso di non nascondersi più. Da quel momento il silenzio non è stato più un’opzione. Ha ricevuto messaggi, storie, persone che le hanno detto anche io. Il dolore, se condiviso, pesa un po’ meno.
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Ora il palco le ha restituito la ribalta, e lei ci arriva con un bagaglio più pesante ma uno sguardo più lucido. Fango in paradiso è il titolo della sua canzone in gara, una ballad che non si perde in troppa nostalgia: c’è malinconia, ma c’è anche rabbia, energia, voglia di tornare a prendersi tutto. Perché il corpo può cambiare, la vita può togliere pezzi, ma la voce – quella – se la tiene stretta.