Sarah Silverman e quella rara malattia alla gola: “sono follemente fortunata a essere ancora viva”
La testimonianza di Sarah Silverman via social ha scosso i suoi numerosi follower.
In un post su Facebook l’artista comica Sarah Silverman ha confessato di aver seriamente rischiato la vita, per quello che inizialmente sembrava un semplice bruciore di gola
La star della comicità Sarah Silverman vanta numerosi ammiratori proprio per via del suo spiccato senso dello humour, lo spirito sarcastico in grado di prendere in giro tutto e tutti, senza distinzioni, e la capacità di attirare su di sé anche opinioni controverse. Tuttavia, in tal caso l’intervento sul suo profilo di Facebook non si presta affatto a scatenare l’ironia dei follower, anzi. Il racconto è drammatico, a cuore aperto.
Agli ammiratori Sarah Silverman ha confessato di sentirsi follemente fortunata per essere ancora in vita. Le complicazioni di salute vanno ricondotte a quello che, in un primo momento, riteneva fosse semplicemente un po’ di mal di gola e solo poi si è scoperto celare qualcosa di ben più serio. Nello specifico, aveva contratto l’epiglottite, un’infezione batterica a decorso rapido dell’epiglottide e dei tessuti circostanti, causa di un’ostruzione respiratoria improvvisa, capace di portare fino alla morte.
In rari casi ciò può comportare il blocco del flusso d’aria nei polmoni e pone a repentaglio l’incolumità del soggetto. Eppure, il quadro clinico era alquanto poco rassicurante. Nel post caricato su Facebook, Sarah Silverman ha spiegato di non sapere neppure perché sia andata dal dottore. In apparenza, consisteva in un banale bruciore di gola. Così ha scoperto l’amara verità: il fatto di essersi mossa per tempo le ha, infatti, consentito di guarire.
Come spiega la dottoressa Rebecca Parker, presidente dell’American College of Emergency Physicians, la condizione è parecchio rara, più comunemente rilevata nei bambini. L’Haemophilus influenzae tipo b (Hib) era una delle principali ragioni dell’epiglottite nei bimbi, poiché le loro vie respiratorio sono più piccole rispetto agli adulti e l’infezione provoca il rigonfiamento dell’epiglottide, ma ora non più grazie alle vaccinazioni.
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