Scarlett Johansson: la voce usata per ChatGPT non è stata generata con l’Intelligenza Artificiale
OpenAI, da parte sua, ha risposto affermando che la voce di "Sky" non è mai stata pensata per somigliare a quella di Johansson
Scarlett Johansson ha recentemente intrapreso un’azione legale contro OpenAI, accusando l’azienda di utilizzare una voce per il loro chatbot ChatGPT 4.0 che somiglia straordinariamente alla sua. Tuttavia, secondo i documenti ottenuti dal Washington Post, la voce in questione non è stata generata da un’intelligenza artificiale, ma appartiene a un’attrice professionista.
Nonostante le spiegazioni, Scarlett Johansson ha espresso pubblicamente il suo disappunto e ha accusato Altman di aver intenzionalmente ricreato la sua voce.
Scarlett Johansson ha rifiutato un’offerta del CEO di OpenAI, Sam Altman, nel settembre 2023, che le proponeva di prestare la propria voce al sistema ChatGPT 4.0. La proposta, secondo la dichiarazione di Johansson, mirava a colmare il divario tra il mondo tecnologico e quello creativo, fornendo una voce rassicurante agli utenti del chatbot.
Dopo aver declinato l’offerta, Scarlett Johansson è rimasta sorpresa nel constatare che il nuovo sistema di OpenAI, chiamato “Sky”, utilizzava una voce che somigliava in modo impressionante alla sua. Questa somiglianza è stata notata anche dai suoi amici e familiari, suscitando l’ira dell’attrice.
Secondo le informazioni del Washington Post, OpenAI aveva pubblicato un annuncio di casting nel maggio 2023, cercando attori con voci “calorose, coinvolgenti e carismatiche” di età compresa tra i 25 e i 45 anni. L’intento non era quello di trovare un clone vocale di Scarlett Johansson. Anzi, i documenti e le testimonianze raccolte mostrano che l’attrice scelta per dare voce a “Sky” aveva una voce naturalmente simile a quella dell’attrice.
Il rappresentante dell’attrice che ha doppiato “Sky” ha confermato che né Scarlett Johansson né il film Her sono mai stati menzionati da OpenAI durante il processo di selezione. Questo ha portato OpenAI a condividere brevi registrazioni del test vocale iniziale, le quali dimostrano che la somiglianza era puramente casuale.
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