Scarlett Johansson critica sulla sua carriera: “mi sentivo ipersessualizzata”
In una recente intervista per un podcast, l'attrice ha raccontato alcuni punti oscuri della sua vita artistica
Scarlett Johansson è una famosa attrice e cantante americana del 1984, tra le artiste più talentuose nel panorama cinematografico, apparendo tra i nomi di punta dell’industria hollywoodiana. Un’artista che ha dedicato interamente la sua vita alla recitazione, regalando grandi interpretazioni. Dopo il suo debutto nel 1994 con Genitori cercasi, ad appena 10 anni, piano piano la diva si è ritagliata sempre più ruoli sul grande schermo come Lost in Translation – L’amore tradotto (2003) tra i titoli più importanti che l’ha lanciata nel mondo della settima arte. Recentemente vista in Black Widow (2021) di Cate Shortland, dove ha ripreso il ruolo di Vedova Nera, dopo il suo abbandono dall’MCU.
Scarlett Johansson è apparsa recentemente in Black Widow
Detto questo, in una recente intervista per il podcast Armchair Expert, come riportato da ANSA, proprio Scarlett Johansson si è lasciata andare ad alcuni commenti riguardo la sua carriera, spiegando che, soprattutto all’inizio, non si sentiva valorizzata, ma anzi ipersessualizzata quando era in scena, anzi, cosa per fortuna non è accaduto in Black Widow. Di seguito trovate i suoi commenti nello specifico.
Era come: questo è il tipo di carriera che puoi avere, questi i ruoli che puoi interpretare. Ero considerata un oggetto, ero imprigionata in una determinata immagine. Mi sentivo come se non stessi ricevendo offerte di lavoro coerenti con ciò che volevo davvero fare. E’ un momento diverso. Non ci chiudono più in un solo ruolo. La gente adesso è molto più dinamica.
Che dire? Scarlett Johansson non è la sola artista che purtroppo ha ricevuto questo trattamento nel corso della sua scalata artistica. Per fortuna, però, le cose sono cambiate anche perché non solo i tempi sono maturati, ma per fortuna è riuscita ad avere sempre di più peso all’interno dei progetti che la vedevano protagonista.