Scarlett Johansson: la pandemia “regala” all’attrice un salario da capogiro
Scarlett Johansson, dopo la causa intentata nei confronti di Disney, ha ricevuto un ingente pagamento, seppur ritardato dalla pandemia
Scarlett Johansson, dopo la causa intentata nei confronti di Disney, ha ricevuto un ingente pagamento, seppur ritardato dalla pandemia
Negli ultimi giorni, Scarlett Johansson (candidata due volte al Premio Oscar per le pellicole Storia di un matrimonio e Jojo Rabbit), dopo aver citato in giudizio Disney, a causa del salario dovutole dopo l’uscita di Black Widow, ha ricevuto un secondo e ingente pagamento, seppur dilazionato a causa della pandemia, per la parte interpretata nel film d’animazione, prodotto e distribuito dalla Universal, Sing 2.
Secondo Puck l’attrice, insieme ad altre star, avrebbe ricevuto dalla NBC Universal una seconda parte di salario, a compensazione dei bonus previsti dal contratto, naturalmente più sostanziosi in circostanze normali. NBC Universal ha scelto di rendere disponibile il film in streaming a partire dal diciassettesimo giorno dall’uscita della pellicola nelle sale. Avrebbero ricevuto la stessa cifra sia Mattew McConaughey e Reese Witherspoon.
Questa formula ibrida, per così dire, di distribuzione delle pellicole è dovuta, purtroppo, come si può ben immaginare, alla pandemia; emergenza che ha causato la chiusura di tantissimi cinema in tutto il mondo, a causa delle restrizioni adottate nelle varie nazioni per fronteggiarla, a partire dalla riduzione del numero massimo di spettatori, nell’esigenza di contenere i contagi. Film come Black Widow e Dune sono arrivati sia nelle sale che in streaming, trovando un compromesso tra la necessità di non diffondere ulteriormente il virus e di arrivare al proprio pubblico d’elezione – tendenza a cui si sono sottratti, due eccezioni, Spider-Man: No Way Home e Shang-Chi, distribuiti al cinema.
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Nello scorso luglio, ricorderete, Scarlett Johansson aveva fatto causa alla Disney, contestandole la formula adottata per Black Widow, una mossa, reputata una violazione contrattuale, che ha avuto l’effetto di diminuire drasticamente le possibilità di ricevere un bonus, che avrebbe fatto leva sul successo della pellicola al botteghino, molto più redditizio di quello prospettato. L’attrice aveva commentato la notizia spiegandosi così: “Lavoro nel cinema da tanto tempo, quasi 30 anni. Molte cose sono cambiate da allora. Credo di aver pensato che se avessi detto la mia già all’epoca, non mi avrebbero più dato la possibilità di recitare.” Allora, la replica di Bob Chapek, CEO di Disney, era stata la seguente: “Il mondo sta cambiando. I nuovi progetti saranno un riflesso del mondo che abbiamo ora.”