Sean Bean ora rifiuta i ruoli dove il suo personaggio muore
Sono 23 le volte che l'attore britannico è morto sullo schermo e ora sembra essersi stancato!
Sean Bean è stufo della prevedibilità dei suoi ruoli
Sia che venga ricordato come il decapitato Ned Stark de Il Trono di Spade, come Boromir de Il Signore degli Anelli o come il padre di Silenti Hill, Sean Bean ha regalato diverse interpretazioni memorabili, ma parte della sua notorietà sullo schermo deriva dal fatto che i suoi personaggi vengono (quasi) sempre uccisi. Sono 23 le volte che l’attore britannico è morto sullo schermo e ora sembra essersi stancato!
Ho rifiutato alcuni ruoli. Sanno che il mio personaggio morirà perché ci sono dentro io! Ho voluto dire di no e sopravvivere, altrimenti era tutto troppo prevedibile. Recentemente ho fatto un lavoro in cui mi hanno detto: “Ti uccideremo” e io ho rifiutato, così loro mi hanno chiesto: “Possiamo almeno ferirmi gravemente?” ho risposto: “Ok, finché rimango vivo questa volta”. Ho interpretato molti cattivi nella mia carriera, ruoli fantastici, ma non troppo appaganti, sono sempre morto.
Molti ricorderanno la morte epica di Boromir alla fine de La Compagnia dell’Anello di Peter Jackson, il suo personaggio prima di esalare il suo ultimo respiro si redime e chiama Aragorn “Mio Re”. Una scena toccante che rimarrà nell’immaginario collettivo per sempre. Ma la sua morte su schermo più scioccante è stata sicuramente quella nella serie fantasy di HBO Game of Thrones quando i fan, non lettori dei romanzi, hanno scoperto in modo molto busco che Ned Stark non sarebbe stato il personaggio principale fino alla fine della serie. Decapitazione a parte, per questa morte Sean Bean è stato molto contento perché: “Non volevo rimanere bloccato in una di queste serie che dura sette anni”. La sua scena di morte preferita? Proprio quella di Boromir de Il Signore degli Anelli! “È la mia scena in cui muoio preferita. Non avrei potuto chiedere una morte più eroica di quella!”