Seijun Suzuki: addio al regista giapponese, scomparso all’età di 93 anni
Il regista giapponese Seijun Suzuki è venuto a mancare, all’età di 93 anni, Lunedì 13 Febbraio all’ospedale di Tokyo in seguito a una broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Seijun Suzuki: scomparso a 93 anni il regista dei B-Movies sui gangster della yakuza
La morte di Seijun Suzuki è stata annunciata dalla casa di produzione cinematografica e televisiva giapponese Nikkatsu, studio che licenziò il regista nel 1967, dopo 12 anni e 40 film. Tra le tante pellicole create per la Nikkatsu quella più famosa è, indubbiamente, La farfalla sul mirino, opera che ha causato il licenziamento di Suzuki, in quanto definita troppo surreale. Il film fu realizzato in bianco e nero come una sorta di punizione per il suo lavoro dell’anno prima su Tokyo Drifter, ora considerato un classico.
Il regista intentò una causa giudiziaria contro lo studio, per le sue ingiuste dimissioni. Per tale motivo fu evitato per anni dall’industria cinematografica, senza poter dirigere alcun progetto per almeno un decennio.
Suzuki in seguito si è specializzato anche come attore, diventando una celebrità della tv in Giappone, prima di ottenere un riconoscimento internazionale in qualità di regista, tornando alla regia con la “trilogia dell’era Taishô”, guadagnandosi gli elogi di Quentin Tarantino, Jim Jarmusch, Wong Kar-wai e Takeshi Kitano.