Shin’ya Tsukamoto svela i “trucchi del mestiere” al Ca’ Foscari Short Film Festival 2021
Shin'ya Tsukamoto, regista di cult come Tetsuo, ha fatto suo il Ca' Foscari Short Film Festival 2021 con una masterclass da tutto esaurito.
Accanto al Concorso Internazionale e ai programmi speciali, la masterclass di Shin’ya Tsukamoto è stato uno degli eventi più attesi di questa seconda giornata e dell’intera edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival 2021
La seconda giornata del Ca’ Foscari Short Film Festival 2021 ha potuto contare sulla partecipazione di Shin’ya Tsukamoto, fra i registi più influenti del cinema giapponese contemporaneo, che ha tenuto una masterclass collegandosi a distanza con il pubblico presente all’Auditorium Santa Margherita. L’evento era atteso dagli appassionati con trepidazione, tanto da aver registrato il tutto esaurito a breve distanza dall’apertura delle prenotazioni. Tsukamoto, apparso anche come attore in titoli quali Silence (2016) di Martin Scorsese, ha ripercorso la propria carriera, partendo da Tetsuo (1989), film d’esordio premiato al Fantafestival di Roma, arrivando fino al recente Killing (2018), rivelando i “trucchi del mestiere” che negli anni ha adottato per portare sullo schermo le proprie visioni anche con budget contenuti.
È poi proseguito il Concorso Internazionale, con 12 nuovi lavori proiettati. Rimanendo in Giappone, fra questi vi è stato The Baloon Catcher di Isaku Kaneko, storia animata di un uomo-ascia che vive sotto controllo perché considerato una possibile minaccia da alcuni uomini-palloncino. L’Italia è stata presente con il corto Vegetariani di Marco Mazzone, studente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, la cui ironia provocatoria si evince già dal titolo.
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Ha fatto inoltre ritorno il programma “Lo sguardo sospeso”, incentrato sulla video arte italiana e curato come sempre da Elisabetta Di Sopra. Con la collaborazione di Silvia Grandi, docente di storia dell’arte presso l’università di Bologna, quest’anno i riflettori sono stati puntati sulle opere di animazione italiana presenti nell’annuario Yearbook, esplorando l’evoluzione del digitale. Festeggiando la sua 18ª edizione, anche il VideoConcorso Francesco Pasinetti ha nuovamente arricchito il Ca’ Foscari Short Film Festival, grazie al programma di corti curato da Daniela Manzolli e diretto da Michela Nardin, particolarmente attendo ai temi socio-culturali e ambientali, e al modo in cui questi si legano al genere documentaristico e a Venezia.
Ampio spazio ai giovai, poi, grazie alla 4ª edizione di “Young Filmmakers at Ca’ Foscari”, programma dedicato ai lavori degli studenti del Master in Fine Arts in Filmmaking dell’Università Ca’ Foscari. Tra le opere presentate, quella di esordio del neo-diplomato Nico Amedeo, che con il suo Virtuoso ha confermato come quest’anno grande attenzione sia stata posta alla sperimentazione. È infine tornato l’appuntamento con Films in Venice and Filming Venice, iniziativa della Venice International University che ha visto protagonisti 20 studenti grazie alla collaborazione con Ca’ Foscari, Iuav, Tel Aviv, Waseda, Ludwig-Maximilians-Universität e Exeter. La summer school, come ogni anno, si è impegnata a fondere teoria e pratica, facendo sì che gli allievi usassero quanto appreso per ritrarre la città di Venezia.