Sigourney Weaver, l’attrice ricevere il Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia 2024

Ennesimo riconoscimento per Sigourney Weaver: l'attrice riceverà il Leone d'Oro alla carriera al Festival di Venezia 2024, in partenza il prossimo 28 agosto.

Dopo il regista Peter Weir, anche Sigourney Weaver riceverà il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia 2024, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre 2024. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera. La star sbarcherà al Lido per ritirare l’ambito riconoscimento e per incontrare il pubblico italiano.

Sigourney Weaver riceverà il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia 2024, le dichiarazioni dell’attrice e del direttore della Mostra

Sigourney Weaver; cinematographe.it

“Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”, ha dichiarato Sigourney Weaver, salita alla ribalta nel lontano 1979 con il ruolo di Ellen Ripley nel cult movie Alien.

Particolarmente soddisfatto il direttore della Mostra di Venezia, Alberto Barbera, che ha dichiarato: “Ha poche rivali un’attrice del calibro di Sigourney Weaver. Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni ’80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso. Non contenta di aver aperto la strada a numerose altre epigone, l’attrice ha proseguito nella ricerca incessante di una propria identità costantemente rimessa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal film di genere alla commedia, dal cinema d’autore a quello per bambini, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluta confinata all’icona vittoriosa del periodo reaganiano“.

Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica. Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trapelare, con sfumature sempre diverse, una sensibilità femminile di intenso magnetismo. Il Leone d’oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa”.