Slender Man: il padre di una vittima della suggestione condanna il film
L'uomo, padre di una ragazza che - spinta dalla suggestione - aggredì gravemente un'amica - contesta l'uscita del film, poiché considerata poco rispettosa nei confronti delle famiglie coinvolte.
Il primo trailer dell’imminente film horror Slender Man è appena arrivato su Internet oggi, insieme ad alcune accuse da parte del padre di una ragazza che credeva nella leggenda di Internet così fortemente da aggredire una delle sue amiche.
“È assurdo che vogliano fare un film come questo”, ha detto Bill Weier durante un’intervista telefonica. “Sta rendendo popolare una tragedia, è quello che sta facendo, non sono sorpreso ma secondo me è estremamente spiacevole, tutto quello che stiamo facendo è estendere il dolore che tutte e tre queste famiglie hanno attraversato”.
L’entità soprannaturale è stata creata nel 2009 per una sfida di Photoshop sul forum Something Awful in cui gli utenti sono stati incoraggiati a scattare foto apparentemente banali e a modificarle per creare un’immagine terrificante. Eric Knudsen, con lo pseudonimo “Victor Surge”, ha condiviso due foto che ha creato, in cui ha scattato foto di bambini, inserendo una figura sullo sfondo che indossava un abito e aveva arti incredibilmente allungati, dando vita al concept di Slender Man.
Slender Man: il padre della ragazza che aggredì una coetanea contro il film
Le immagini hanno avuto un impatto su più utenti del sito web, poiché tutti hanno iniziato a inviare immagini che mostravano bambini e questa figura allungata, con alcune aggiunte di retroscena e dettagli sulla creatura. Dato che nessuna persona ha creato una storia singolare, gli aneddoti spaziavano da utenti che affermavano di aver visto la figura da bambino a testimoniare che lo Slender Man dimostra abilità ultraterrene.
Nel 2014, due ragazze di 12 anni, una delle quali era la figlia di Weier, si sono imbattute in immagini e storie sullo Slender Man e, avendo difficoltà a comprendere che queste fossero semplici opere di finzione, sono state portate a credere che l’entità sarebbe venuta a perseguitare loro e le famiglie, se non avessero agito.
Queste ragazze hanno attirato una delle loro amiche nel bosco e, in un bagno del parco, l’hanno pugnalata per 19 volte. L’obiettivo era quello di offrire questo sacrificio per diventare uno dei “proxy” di Slender Man, che avrebbe garantito la loro sicurezza. La vittima si è ripresa dalle ferite e gli aggressori hanno ricevuto condanne variabili in strutture di salute mentale. L’imminente Slender Man della Sony è la prima storia di finzione basata sul concept del personaggio, con il documentario Beware the Slenderman che racconta l’aggressione nel mondo reale perpetrato dalle ragazze.
Mentre non è chiaro come si svolgerà la narrazione del film, assistiamo ad un fenomeno che vede dei giovani diventare ossessionati dall’entità, similmente a come si è svolta la tragedia nella vita reale. Slender Man esce nei cinema il 18 maggio.
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