Sliding Doors: il regista del film cult ha preso spunto da un incidente in cui ha rischiato di morire
A volte l'idea per un film arriva nel momento più inaspettato: ecco da dove il regista Peter Howitt ha preso spunto per Sliding Doors.
Sliding Doors, nota e apprezzata pellicola del 1998, diretta da Peter Howitt, è uno dei film più conosciuti a livello internazionale e che decine di generazioni, negli anni, ha avuto modo di vedere almeno una volta nella vita. È una pellicola che in qualche modo tratta il tema del destino e della casualità, e che intreccia dramma, commedia e storia sentimentale, mostrando la stessa donna in due possibilità diverse della propria vita. Sliding Doors segue infatti la protagonista Helen in due dimensioni parallele: dopo esser stata licenziata e costretta a lasciare immediatamente l’ufficio, si dirige verso la metropolitana; nel momento in cui la metro sta arrivando e lei corre per prenderla ecco che il film si divide in due: in una riesce a prendere la metropolitana e nell’altra invece la perde. Sliding Doors rappresenta così 2 vite diverse, ma con elementi simili e con un finale inaspettatamente opposto. Il film, oltre a prendere spunto da un’idea del regista polacco Krzysztof Kieslowski che aveva trattato appunto la tematica del destino nel film Destino cieco, è nata anche da un’esperienza personale del regista di Sliding Doors.
L’idea che ha portato al film Sliding Doors
In un’intervista del 2018, Peter Howitt, a distanza di 20 anni dal suo primo film, ha raccontato com’è nata quell’idea. “Ricordo che stavo camminando sulla Charing Cross Road, a Londra, verso Leicester Squadre“, ha dichiarato Howitt. “Dovevo telefonare a un mio amico e all’epoca si usava per chiamare si usavano ancora le cabine telefoniche. Ho visto questa cabina dall’altra parte della strada. Ho quindi attraversato, senza guardare esattamente dove stavo andando, insomma si è trattato di un gesto automatico, e sono quasi stato investito da un’auto che si è fermata a pochi centimetri da me“. Howitt ha poi detto che, la prima cosa che ha pensato subito dopo essersi ripreso dallo shock è stato “cosa sarebbe successo se la macchina mi avesse colpito e investito?“. Ed è appunto proprio l’incipit di Sliding Doors. “Io ho attraversato la strada e di quello che è avvenuto dopo ho solo una versione e cioè quella in cui la macchina si è fermata in tempo, ma sarebbero potute succedere molte cose diverse da quando ho deciso di attraversare quella strada in quel momento. Ho pensato che fosse una grande idea per un film prendere in esame un evento quotidiano, dividerlo in due parte e seguire entrambe le opzioni. È per questo che esiste Sliding Doors, per quel momento che io ho vissuto“.