Smile 2: il regista spiega il sorprendente cameo della star di Scream
Con Smile 2, Parker Finn ha cercato di andare oltre le convenzioni dell’horror moderno, proponendo una narrazione che sfida le aspettative del pubblico
Smile 2, sequel del film horror di successo del 2022, prosegue concentrandosi sulla storia di una pop star in crisi. Il regista Parker Finn ha spiegato come, con questo sequel, il team creativo abbia voluto ampliare l’orizzonte del primo film, introducendo un personaggio centrale che fosse credibile e profondamente legato alla cultura pop. Al centro della trama troviamo Skye Riley, interpretata da Naomi Scott, una cantante pop che sta cercando di riprendersi da un drammatico evento che ha cambiato la sua vita.
La scelta di includere Drew Barrymore in Smile 2 non è casuale, considerando il suo legame storico con il genere horror
Uno degli aspetti più interessanti di Smile 2 è la presenza di Drew Barrymore, che appare nel ruolo di se stessa in un cameo all’interno del suo The Drew Barrymore Show. Finn ha spiegato come coinvolgere Barrymore sia stato fondamentale per garantire che il pubblico potesse connettersi con la figura di Skye, credendo non solo alla sua storia personale, ma anche al suo status di celebrità.
La scelta di includere Drew Barrymore non è casuale, considerando il suo legame storico con il genere horror, in particolare per il suo ruolo iconico in Scream. Secondo Finn, l’inclusione di Barrymore è stata pensata per omaggiare la sua carriera, che include numerosi film horror come Donnie Darko e Cat’s Eye. Nonostante il suo cameo in Smile 2 sia relativamente breve, la presenza di Barrymore ha contribuito a elevare il film, unendo passato e presente del genere horror attraverso la sua figura.
Con Smile 2, Parker Finn ha cercato di andare oltre le convenzioni dell’horror moderno, proponendo una narrazione che sfida le aspettative del pubblico. Il film si muove in una direzione che cerca di sorprendere e inquietare non solo con gli elementi visivi e soprannaturali, ma anche con una riflessione sul lato oscuro della fama. Finn ha dichiarato di aver scartato molte idee iniziali proprio perché troppo prevedibili, preferendo optare per una trama che spingesse i limiti di ciò che ci si aspetta da un sequel di Smile.
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