Snake Eyes: lo spin-off di G.I. Joe sarà un film di “fratellanza”
Il protagonista Henry Golding spiega come lo spin-off di G.I. Joe si concentrerà su Snake Eyes e Storm Shadow.
Lo spin-off di G.I. Joe, Snake Eyes, rilancerà il franchise indagando il rapporto fra il protagonista e Storm Shadow
Dopo l’ultimo film della saga, datato 2013, l’universo di G.I. Joe si prepara a tornare sul grande schermo con Snake Eyes. Lo spin-off vedrà protagonista Henry Golding nei panni del personaggio che dà il titolo al progetto. L’attore è stato recentemente ospite dell’evento virtuale Comic Con Experience, in compagnia di Larry Hama, autore dei fumetti legati al franchise. Quest’ultimo ha fornito nuovi dettagli sul film, sottolineando come molta importanza sarà data al rapporto fra il protagonista e Storm Shadow, suo fratello di sangue, interpretato da Andrew Koji:
“G.I. Joe ruota tutto attorno alla redenzione, alla gentilezza e alla lealtà” ha dichiarato Hama, a cui poi si è aggiunta la voce di Golding, il quale ha spiegato come lo spin-off seguirà da vicino i due ninja: “vedrete le debolezze di Snake Eyes, i suoi sbagli. Prova a rimediare per ciò che ha fatto.” Hama ha poi tenuto a precisare che il lungometraggio darà molto più spazio ai personaggi rispetto ai capitoli precedenti, che invece puntavano l’obiettivo sull’enorme conflitto fra gli eroi e Cobra.
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Come ha confermato lo stesso Golding nei mesi scorsi, Snake Eyes fungerà da vero e proprio reboot per il franchise. In realtà, in cantiere vi è già un altro progetto intitolato G.I. Joe: Ever Vigilant, in cui Dwayne Johnson riprenderà il ruolo di Roadblock. Il film era stato originariamente programmato per la scorsa primavera, prima che fosse data la precedenza allo spin-off su Snake Eyes. In seguito agli stravolgimenti causati dalla pandemia, nessuno dei due progetti ha al momento una data di uscita confermata.
Confermato è invece il cast di Snake Eyes, in cui vedremo anche Iko Uwais, Úrsula Corberó, Samara Weaving, Peter Mensah, Haruka Abe, Takehiro Hira e Steven Allerick. La regia è nelle mani di Robert Schwentke (Red), che ha lavorato su una sceneggiatura firmata da Evan Spiliotopoulos (Charlie’s Angels).