Soldado: Emily Blunt non è tornata nel sequel per una questione morale
Scopriamo perché Emily Blunt non è tornata nel sequel di Sicario, Soldado. A rivelarcelo è proprio il regista del film, Stefano Sollima.
Il regista di Soldado, Stefano Sollima, ha spiegato perché il personaggio interpretato da Emily Blunt in Sicario non è tornato nel sequel del franchise
Stefano Sollima, che ha diretto il sequel di Sicario, Soldado, ha rivelato che il personaggio di Emily Blunt nel primo film rappresentava la bussola morale, visione che il regista non voleva riproporre nel sequel:
Emily Blunt è un’attrice fantastica, ma il suo ruolo era una sorta di guida morale per il pubblico. In Soldado non abbiamo questo aspetto. Personalmente preferisco non avere una guida morale per gli spettatori, questa è la mia visione narrativa almeno.
Le parole di Sollima riflettono parzialmente ciò che aveva dichiarato un paio di anni fa lo sceneggiatore Taylor Sheridan a The Wrap, durante la stesura di Soldado, quando aveva affermato che non trovava un motivo per tenere Kate Macer (Blunt) nel sequel e che il suo arco narrativo era stato completato interamente:
La sua storia è stata completata… non riuscirei a trovare un modo per scrivere un personaggio che possiede il suo senso di giustizia. Guardate quello che ha dovuto passare. Era un ruolo particolarmente difficile. Ho scritto questo personaggio e poi l’ho usato come un surrogato per il pubblico. L’ho resa completamente passiva contro il suo stesso volere, in modo che gli spettatori potessero percepire la stessa impotenza che provano molti agenti delle forze dell’ordine. Le ho fatto passare l’inferno e alla fine l’ho tradita. È stato un viaggio tortuoso per il personaggio, e per la stessa Emily.